Il glaucoma è una malattia dell’occhio molto diffusa. Ne soffrono 800 mila italiani. Ma, visto che si stima che un paziente ogni tre ignora di essere affetto da questa patologia, secondo la Società Italiana di Scienze Oftalmologiche di solito se ne accorgono tardi perché in media aspettano dai sette ai dieci anni prima di curarsi. Invece scoprendo la patolagia per tempo sarebbe molto più facile controllarla ed evitare che possa danneggiare il nervo ottico. La procedura è la visita oculistica, attraverso la quale viene misurata la pressione endoculare e viene esaminato il fondo dell’occhio. Nel casi venissero riscontrati parametri troppo alti basta fare un intervento chirurgico finalizzato a scaricare il liquido in eccesso, prevenendo il glaucoma.
L’origine del glaucoma è un difetto nel sistema di drenaggio dei liquidi intraculari che aumentandomi volume e quindi la pressione vanno a danneggiare il nervo ottico che trasmette le immagini dalla retina al cervello.

Per abbassare la pressione ci sono dei colliri, ma i pazienti non sempre li usano correttamente o addirittura non li utilizzano. C’è quindi l’intervento chirurgico, che oggi, grazie al laser, è mini-invasivo e con il quale nel 70% dei casi si riesce a ottenere il risultato di una pressione normale.