Il Verona perde l’occasione per salvarsi. Stava battendo l’Empoli con un gol di Gaich segnato al 61°, ma all’ultimo dei sette minuti di recupero ha subito la rete del pareggio. Un vero peccato, perché con due punti di vantaggio sullo Spezia e con gli stessi punti del Lecce le cose si sarebbero messe molto meglio ai fini della salvezza. E invece adesso si trova a 31 punti come i liguri. Tutto si deciderà all’ultima giornata, quando l’Hellas se la dovrà vedere a S.Siro col Milan e lo Spezia all’Olimpico con la Roma.

La partita era iniziata abbastanza bene, con un Verona ordinato che, pur rimaneggiato e palesando i noti difetti, controllava il gioco, ma sempre con la solita incapacità di concludere in porta, mentre gli ospiti riuscivano ad essere più ficcanti quando attaccavano. Nella ripresa tra le sostituzioni quella ‘vincente’ di Gaich che appena entrato segna il gol del vantaggio riprendendo una respinta del portiere su un tiro di Ngonge. E’ il 61°. Tutto è filato liscio fino alla fine del tempo regolamentare e sembrava che il gioco fosse fatto, ma negli ultimi 10 minuti è stato fatto l’errore di chiudersi a difesa dell’area. Zaffaroni attribuisce questo errore alla pressione psicologica  del momento ed a fattori emotivi. Ed è proprio a questo che attribuisce lo sbaglio di Albirgaard che è arretrato progressivamente sull’avanzata di Stojanovic, senza che avvenisse nessun raddoppio, fino a che l’attaccante dell’Empoli ha tirato in porta. Un tiro che sarebbe andato fuori se non ci fosse stata la disgraziata deviazione nei Magnai che ha fatto autogol. Un maledetto cocktail di sfiga e annebbiamento che ha portato a perdere l’occasione di salvarsi. 

Non resta che aspettare l’esito dell’ultima partita. Se Hellas e Spezia dovessero restare a 31 punti,  ci sarebbe lo spareggio. Insomma il destino del Verona rimane appeso a un filo.