(di Edoardo Cavalli) Il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani la chiama «Freccia argento dei due laghi». Forse un po’ per non avvicinarsi troppo a quelle nazionali, forse un po’ per richiamare le tre motrici Ansaldo che negli anni ’50 collegavano Brescia al capoluogo Virgiliano. Ciò cui fa riferimento è la linea ferroviaria Mantova-Peschiera.

Tracciato ferroviario sulla cresta dell’onda per i turisti verso il Garda, abbandonato nel corso degli anni e negli ultimi decenni anche smantellato nei tratti più lontani dalle case cantoniere. Ora la provincia virgiliana vuole riportare in auge l’idea di un recupero. Anzi.

mantova-peschiera

Ci sono già stati contatti e la progettualità procede. Bottani lo ha annunciato durante l’ultimo appuntamento con Mantova Veramente, il talk show del giovedì sera su Telemantova.

La storia del progetto Mantova-Peschiera

La prima pietra posata della ferrovia tra Mantova e Peschiera risale al 1914: del progetto si parlava già dal 1878. Attivata nel 1934 per una lunghezza di circa 34 chilometri totali, è stata definitivamente soppressa nel 1967.

Da allora, dopo l’abbandono, si sono susseguite idee di recupero. Spesso concretizzate in progetti di conversione in percorso ciclabile, queste non sono mai state adottate soprattutto per la sostanziale sovrapponibilità con la già esistente (e omonima) Mantova-Peschiera ciclabile. 

La Provincia è al lavoro per ripristinare la ferrovia Mantova-Peschiera. Dal Garda e dai primi comuni del tracciato sono già venuti pareri positivi. Ok allo studio anche da parte del Parco del Mincio e dal comune capoluogo. Secondo quanto dichiarato dal presidente Bottani “la ferrovia Mantova-Peschiera sarà ad idrogeno“.