(di Marco Danieli) Ancora disagi in Atv a causa della sospensione di ben 170 corse tra urbane ed extraurbane, ben il 3% del totale del servizio, un fenomeno, che creerà, molte difficoltà a tutti quelli che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o a scuola o semplicemente per spostarsi da una parte all’altra della città e della provincia. In particolare agli studenti che affollano gli autobus di linea, dove ultimamente sono costretti a viaggiare stipati proprio a causa della soppressione di molte corse che triplicano la presenza a bordo. 

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La scelta obbligata di Atv

Alla base della scelta cui Atv è stata costretta, la forte carenza di personale cui sembra non si riesca a porre rimedio. Solo nell’ultimo anno è venuta meno per diversi motivi una cinquantina di autisti. Oggi ne sono rimasti 530.

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E come se ciò non bastasse i concorsi per assumerne di nuovi vanno semideserti, considerato il basso numero di partecipanti alle selezioni che si susseguono mese dopo mese per assumere nuovi conducenti. Una categoria, questa, che è particolarmente richiesta. Ci vuole la patente D-E. La E perché autorizza a condurre mezzi con rimorchio, poiché ci sono ci sono anche i bus doppi, ’lunghi’, snodabili.

In Italiani sono 2 milioni di disoccupati. Un paradosso se si pensa che le aziende cercano 1 milione di addetti. Evidentemente tra questi gli autisti dell’Atv che non si trovano.

Un fenomeno ormai cronico sul quale una spiegazione la dà Salvatore Calabrò Segretario provinciale Ugl Fna.

«Gli stipendi da fame dei conducenti nuovi assunti e le condizioni lavorative proibitive a causa della dilatazione dei turni, del traffico che è notevolmente peggiorato e delle aggressioni a bordo, determinano una vera e propria fuga dal settore del trasporto pubblico locale, specialmente da parte di quei giovani che puntano ad altre professioni. È fondamentale sottolineare la fatica che i lavoratori di ATV fanno per arrivare a fine mese, fattore che costringe il personale ad effettuare turni straordinari massacranti. Se ATV vuole rendere nuovamente appetibile il settore del trasporto pubblico deve aumentare gli stipendi».