L’Assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan (FdI) annuncia che in Veneto il 100% degli universitari aventi diritto avrà le borse di studio.

«Il Governo Meloni con il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha posto attenzione vera, non gridata, sul diritto allo studio universitario, un tema che non va strumentalizzato come è stato fatto da forze politiche irresponsabili. Con un Decreto Ministeriale in corso di adozione il MUR sta per assegnare ulteriori risorse dedicate alle borse di studio per l’anno accademico 2022-2023 dai fondi del Pnrr. Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, su 11.318.022,89 euro di risorse Pnrr residue arriveranno 7.287.441,12 euro al Veneto». 

Donazzan ha fatto gioco di squadra

Con un’azione combinata del governo centrale e di quello regionale in Veneto è quindi possibile dare una risposta concreta al diritto allo studio, di cui Elena Donazzan, assessore competente, s’è fatta carico con un grande lavoro di coordinamento con il ministro Bernini.

«Un risultato ottenuto grazie allo sforzo eccezionale del Governo Meloni col ministro Bernini, che dà finalmente una risposta concreta ad un problema storico degli studenti universitari. Inoltre – continua Donazzan-  con il D.L. 29 settembre 2023, n. 131 “Misure in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”, il Consiglio dei Ministri ha stanziato per le borse di studio, in aggiunta ai residui Pnrr, ulteriori 7,4 milioni di euro in fase di riparto. Con queste risorse, unite ai nuovi fondi che la Giunta della Regione Veneto ha scelto di stanziare con una variazione di bilancio per sostenere il diritto allo studio (2,5 milioni di euro), assicuriamo la piena copertura delle borse di studio in Veneto».

Donazzan. Borse di studio universitari

Elena Donazzan, che è anche una militante della destra di lungo corso, non si lascia sfuggire l’occasione per una frecciatina alla sinistra, che è all’opposizione sia a Roma che a Venezia. “L’aumento delle risorse per le borse di studio, priorità condivisa dalla nostra Giunta regionale,- conclude- è una scelta politica concreta, a differenza del Pd e dei 5stelle che hanno soltanto aumentato la platea degli idonei senza stanziare le risorse necessarie per soddisfare i beneficiari. Hanno usato la piazza mentre noi abbiamo dato una risposta reale alle famiglie con reddito basso e agli studenti meritevoli, per garantire pari opportunità di formazione e di crescita”.