Solo uno dei tre i pazienti arrivati ieri sera per intossicazione da monossido di carbonio è in condizioni più serie. A seguito della fuga del gas in un appartamento di via Doria sono arrivate al Pronto Soccorso di Borgo Trento 3 persone, due marito e moglie, in ambulanza, e una autonomamente. Quella arrivata con i propri mezzi è in via di dimissione dopo una notte in osservazione e la terapia con l’ossigeno. La coppia ha passato la notte in osservazione perché in condizioni più serie.

Alla donna è stato assegnato il codice giallo, aveva i valori degli enzimi cardiaci molto mossi. Nella notte ha eseguito un trattamento in camera iperbarica che riesce ad erogare una concentrazione di ossigeno molto superiore rispetto alle normali bombole facendolo assorbire all’organismo più velocemente e quindi depurandolo. Per il marito, arrivato in condizioni più gravi, è stato assegnato il codice rosso e richiesto il ricovero in unità coronarica per ripristinare il livello di enzimi cardiaci e scongiurare il rischio di ischemia cardiaca.

Monossido di carbonio. Occhio alle combustioni al chiuso

Il consiglio dei medici per prevenire l’intossicazione da monossido, un gas subdolo perché impossibile da riconoscere senza gli appositi rilevatori, è di evitare l’utilizzo in ambienti chiusi di bracieri, barbecue, stufe o stufette a gas; manutenere periodicamente gli impianti di riscaldamento, caminetti, caldaie e canne fumarie e non lasciare veicoli a motore accesi nei garage o altri locali chiusi.

Il monossido un nemico subdolo

In presenza di un’apparecchiatura a combustione in un locale chiuso, se si avvertono sintomi come mal di testa, vertigini, nausea, stanchezza, soprattutto se sono più persone nello stesso locale ad avvertirli, è necessario contattare subito il 118, per un soccorso sanitario immediato o recarsi in Pronto Soccorso per una valutazione dei livelli di monossido nel sangue. È comunque consigliato allontanare tutte le persone presenti dall’ambiente contaminato, aprendo porte e finestre per far entrare aria pulita, oltre a spegnere l’apparecchio (o l’impianto) che produce monossido.