L’Italia è il primo paese in Europa per obesità infantile e bambini in sovrappeso. Soprattutto nel nel Centro-sud. Le cause sono genetiche, culturali e sociali e gioca un ruolo fondamentale la bassa scolarità della famiglia.

L’eccesso di tessuto adiposo viscerale in età pediatrica causa danni a tutti i sistemi corporei e aumenta la probabilità di mortalità e malattie gravi in giovane età, fra 40 e 50 anni. L’obesità pediatrica è un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, diabete, malattie respiratorie croniche e tumori .

Dal primo maggio, a Verona è partita la lotta all’obesità infantile e adolescenziale grazie al progetto Obelisk, finanziato dall’Unione Europea con 1 milione e 600 mila euro vinti dall’Università di Verona con la professoressa Anita Morandi, medico di Pediatria B. Negli ambulatori predisposti all’ospedale di Borgo Trento verranno presi in carico di 3.000 neonati a rischio per storia familiare, seguiti 300 adolescenti con obesità e contesto sociale sfavorevole e curate alcune forme rare di obesità genetica.     

Il luminare europeo sul tema, il professor Philippe Froguel, era oggi in sala Marani per dare avvio al progetto italiano, in cui Verona è capofila.

obelisk

Obelisk (Preventing Childhood Obesity to Stay Healthy Throughout Life) è un progetto quinquennale finanziato dall’Ue con 9.5 milioni di euro e da Enti di Finanziamento di Regno Unito e Svizzera per altri 1.7 milioni. Coinvolge 15 enti in nove nazioni (Francia, Svezia, Italia, Germania, Belgio, Spagna, Finlandia, Regno Unito e Svizzera). 

Si prefigge, a medio termine, la riduzione del 35%, in territorio europeo, del numero di bambini con obesità persistente, ma anche l’intensificazione e il miglioramento delle cure per i bambini e giovani con obesità e relative complicanze.

Nei padiglioni 30 e 24 dell’Ospedale di Borgo Trento sono stati allestiti gli spazi e gli ambulatori per le attività cliniche. 

Verranno individuate le famiglie di 3.000 neonati da seguire: per fattori di rischio, peso alla nascita, peso dei genitori, il livello socio economico e scolastico dei genitori, tampone salivare non invasivo per l’indagine genetica con Intelligenza artificiale. Attraverso i genitori i pazienti verranno seguiti con diversi strumenti (viste, colloqui, stile alimentare, App di automonitoraggio, blog, live chat, sito informativo), un follow-up specialistico intensivo con incontri bi/trimestrali di monitoraggio e consulenza ai genitori.

Obesità. Prevenzione a scuola

Nelle scuole verranno reclutati 300 adolescenti con obesità e un contesto sociale sfavorevole. Oltre ad accedere alle visite di controllo, i ragazzi formeranno un gruppo hip hop durante i nove mesi scolastici con la creazione di un video antistigma multilingue che verrà poi consegnato all’Europa. Il lavoro verrà svolto con la collaborazione di psicologi dell’età evolutiva esperti e per la parte motoria con professionisti di Scienze motorie. 100 di questi ragazzi beneficeranno anche di pacchetti di alimenti sani settimanali forniti alle famiglie.

Il nuovo farmaco Semaglutide, utilizzato in Francia, a breve dovrebbe essere autorizzato anche in Italia.  A giovani adulti e adulti con forme molto rare ma molto gravi di obesità genetica ereditarie (causate da un singolo gene con una un’alterazione dei circuiti fame-sazietà) verrà testato per la prima volta questo farmaco.

All’avvio del progetto sono intervenuti: prof. Giovanni de Manzoni, direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili dell’Università di Verona; prof. Claudio Maffeis, direttore dell’U.O.C. di Pediatria B; prof.ssa Anita Morandi, Uoc Pediatria B e responsabile scientifica di Obelisk; prof. Philippe Froguel, coordinatore internazionale del progetto Obelisk e la dr.ssa Amélie Bonnefond, co-coordinatrice internazionale del progetto Obelisk.