(di Carlo Rossi) E’ la vera novità della tornata elettorale a San Pietro in Cariano delle prossime amministrative: Stefano Marchesini, bancario, corre come Sindaco con la lista civica  “San Pietro Sei Tu”. Deve vedersela con l’uscente Gerardo Zantedeschi, ingegnere espressione di Fratelli d’Italia, mentre non è una novità nemmeno il già sindaco Giorgio Accordini sostenuto da Forza Italia e Italia Viva.

San Pietro in Cariano è un comune di 12.800 abitanti circa che ha visto un forte sviluppo demografico a testimoniare la vivacità della sua offerta socio-economica anche in virtu’ della bellezza delle sue numerose frazioni. 

Chi è anzitutto Stefano Marchesini? 

«Sono nato nel 1968, sposato con 3 figli, abito a Pedemonte. Sono responsabile di filiale di un grande gruppo bancario.  Sono stato consigliere di minoranza nel 2009-2014 e di maggioranza nel 2014-2019 dove avevo ricevuto la delega all’istruzione e alla famiglia. Oltre alla fattiva collaborazione con le scuole del nostro territorio, in particolare le scuole materne paritarie ed il nostro istituto comprensivo, ho istituto la consulta della famiglia che ha portato nel nostro comune il quoziente famigliare, usato per sostenere tutte le famiglie del nostro bellissimo territorio con bambini frequentanti le scuole materne partitarie». 

La sfida si preannuncia non facile, che impressioni sta ricavando a livello locale in questa campagna elettorale? 

«Durante questa campagna sia io che gli altri candidati della mia lista, stiamo incontrando molte persone ottenendo un forte sostegno; ci vengono riconosciute competenze, il gruppo è costituito da professionisti o dipendenti con ruoli di responsabilità, capacità innovative e una grande motivazione per il bene del nostro territorio. La riprova di tutto ciò è stata la serata dell’11 maggio, in cui alla presentazione della lista in sala Lonardi erano presenti molti cittadini di tutte le frazioni del nostro Comune». 

Quali sono i punti salienti del tuo programma? 

«Attenzione alle famiglie, in particolare alle più fragili. Vogliamo agevolare ad esempio il dopo scuola, intervenire nel trasporti scolastici e nelle mense per supportare le famiglie. Attenzione agli anziani, favorire la pro-attività nei giovani, lasciando loro spazio e supportando le loro iniziative. Vogliamo che il personale comunale, spina dorsale di ogni amministrazione, venga debitamente ascoltato e supportato con nuove assunzioni e corsi di formazione….

Sono necessari interventi di sistemazione idrogeologica del territorio e un efficientamento energetico degli immobili comunali. Il turismo deve diventare, in stretta collaborazione con l’agricoltura, il nostro fiore all’occhiello; necessario un lavoro congiunto tra Proloco, associazioni del territorio, strutture ricettizie e cantine. La cultura dovrà essere di casa: promuovere e sostenere eventi di tipo musicale, teatrale, convegni, feste e sagre paesane attraverso una facilitazione burocratica e un coordinamento degli eventi stessi. Sempre in ambito culturale si dovranno coinvolgere diversi attori, i giovani, per primi, la biblioteca, le varie associazione che operano sul territorio».