(aggiornamento ore 01.19) Elezioni europee 2024: con 286 su 866 seggi scrutinati, pari al 33%, i dati veronesi confermano il trend nazionale seppure con dati più ampi: Fratelli d’Italia si conferma primo partito col 36,02% dei voti, otto punti percentuali in più rispetto al dato nazionale. Il PD si conferma sì secondo partito, ma -in questo caso – con una percentuale inferiore alla media nazionale, quattro punti in meno.

Quanto alle preferenze alle spalle di Giorgia Meloni c’è Daniele Polato e interessante il dato di Maddalena Morgante che pressa da vicino l’assessore e regina delle preferenze Elena Donazzan.

Si conferma anche il testa-a-testa fra Forza Italia (che nel Veronese ha condotto un’accesa campagna acquisti fra amministratori e politici anche del partito di Salvini pescando fra i delusi del corso attuale con Flavio Tosi davanti ad Antonio Tajani nelle preferenze) e la Lega: al momento il differenziale è di 200 voti, un’inezia se si pensa agli oltre 740mila elettori scaligeri chiamati al voto. Per la Lega, Paolo Borchia è il candidato veronese più votato e segue nelle preferenze il generale Vannacci.

Migliore rispetto alla media nazionale il dato di Alleanza Verdi e Sinistra (qui Jessica Cugini è la prima candidata veronese per preferenze) che probabilmente ha intercettato consensi fra gli elettori del PD e dei 5Stelle. Questi ultimi sono nel Veronese un terzo del dato nazionale e, caso sì difforme dalla media italiana, Calenda a Verona sta davanti a Matteo Renzi (qui i veronesi Davide Bendinelli e Giorgio Pasetto sono ampiamente davanti al capolista Watson).