Aldo Vangi è il nuovo sindaco di Pescantina. Ha battuto al ballottaggio il candidato della Lega Davide Pedrotti con ampio margine con il 60% dei voti: 3548 contro 2166.
La vittoria era nell’aria. Anche perché al 1° turno Vangi, alla testa di una coalizione formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Per Pescantina e Pescantina Ieri Oggi Domani, aveva preso il 43% dei voti controlli 22% del suo antagonista.  

Guiderà quindi un’amministrazione di centrodestra, mentre la Lega e Pescantina Domani, che hanno sostenuto il candidato perdente, saranno all’opposizione.

Aldo Vangi è il nuovo sindaco di Pescantina

Aldo Vangi è l’uomo nuovo sulla scena politica di Pescantina. 41 anni, sposato con 2 figlie, laurea in economia, analista finanziario con esperienze professionali in importanti società partecipate del comune di Verona, ben inserito in Fratelli d’Italia, vice-presidente del centro culturale L’Officina, è riuscito nella non facile impresa di essere eletto sindaco. 

Il suo progetto aveva preso il via già lo scorso anno quando Quarella era entrato in crisi. Il suo intento era quello di guidare il centrodestra unito. Ma la Lega ha preferito mettersi di traverso, appoggiata da Pescantina Domani, emanazione del movimento civico Verona Domani, candidando il vice-sindaco dell’amministrazione caduta.
Vangi non s’è perso d’animo e dopo aver messo assieme 2 liste civiche e incassato l’appoggio degli altri 2 partiti del centrodestra, FdI e FI, è partito con una lunga campagna elettorale condotta con equilibrio e compostezza che ha raccoltomi consenso della maggioranza dei Pescantinesi.

La dichiarazione di Vangi appena eletto

Queste le prime parole di Vangi dopo l’elezione: «Sono felice della vittoria e ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa impresa, a cominciare dai candidati al Consiglio Comunale, che ci hanno messo la faccia. Un grazie di cuore ai  miei concittadini che mi hanno eletto dando dimostrazione di avere fiducia in me. Una fiducia che intendo ripagare con il massimo impegno per far ripartire Pescantina e realizzare il mio programma. Senza dimenticare però che da questo momento sarò il sindaco di tutti. Anche di coloro che non hanno votato per me. Perché questa è la democrazia. Questo è quello che bisogna fare se si ama veramente il proprio paese e non si fa politica per interessi personale ma per il bene comune».