Da lunedì 1 luglio, le sale parto dell’Ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento riprenderanno ad assistere i parti delle gravide anche al di sotto della 33° settimana di gestazione. La decisione, presa dalla Direzione medica ospedaliera, arriva dopo un periodo di stretta sorveglianza e a seguito dell’autorizzazione regionale, confermando la presenza delle condizioni di sicurezza necessarie per le nascite dei prematuri o gravemente prematuri che richiedono Terapia intensiva neonatale (TIN).

La sospensione temporanea dei parti sotto la 33° settimana era stata disposta il 4 maggio scorso, in risposta a un dato anomalo riscontrato dalla Microbiologia riguardante la presenza di Citrobacter koseri nella TIN. La colonizzazione aveva coinvolto tre neonati, nessuno dei quali ha sviluppato l’infezione. Questi neonati sono stati dimessi e seguiti nel tempo, risultando in buona salute. Durante il periodo di chiusura, oltre alle misure ordinarie di controllo, sono state implementate misure straordinarie come l’aumento della frequenza dei tamponi ai neonati, effettuati ogni 24 ore anziché ogni 72 ore.

Il Prof. Massimo Franchi, direttore del Dipartimento Materno Infantile, ha sottolineato l’adozione di tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza: “Sono state adottate tutte le misure atte a evitare una situazione di rischio, pertanto possiamo revocare la misura prudenziale di chiusura dei parti per le gestanti sotto la 33° settimana. Come medico clinico dico che tutti i passaggi sono stati fatti, così come proseguono tutte le azioni di monitoraggio, compresi i test ambientali che non hanno mai identificato il germe.”

Grazie all’attuazione di rigorosi protocolli di sicurezza e monitoraggio continuo, l’ospedale è ora in grado di garantire un ambiente sicuro per le nascite premature, offrendo così un’assistenza adeguata e tempestiva ai neonati e alle loro famiglie.

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