Il Procuratore della Repubblica di Venezia Bruno Cherchi s’è messo di traverso alla richiesta di aprire a Verona una sezione della Direzione distrettuale antimafia (DDA) e della Direzione investigativa antimafia (DIA). L’ha fatto in un’audizione svolta alla Commissione parlamentare antimafia il 17 luglio.

Subito ha reagito l’Amministrazione Comunale di Verona  che in un comunicato steso assieme all’associazione Avviso Pubblico fa notare che la richiesta “è la sintesi delle istanze espresse nei mesi scorsi dal territorio, rappresentate, tra l’altro, da quanto riportato in atti ufficiali, da quanto espresso dal Procuratore della Repubblica della città, dal mondo delle imprese, e da quanto emerso nel confronto con le forze di polizia e altri organi istituzionali presenti sul territorio della provincia”.

DDA e DIA a Verona servono

Da notare che l’istanza è stata sottoscritta anche da tutti i 98 comuni della Provincia, senza alcuna distinzione di colore e corrente politica con l’obiettivo di potenziare il controllo della legalità sul territorio. Un fatto storico che indica come si sia consolidata la consapevolezza, dopo anni di sottovalutazione, che le infiltrazioni mafiose, anche al Nord, costituiscono un problema che va affrontato con tutti i mezzi.

La richiesta ed è stata inviata al Ministro della Giustizia Nordio e a quello dell’interno Piantedosi oltre che a tutti i parlamentari e consiglieri regionali veronesi.

DDA e DIA a Verona servono

“Dopo l’interlocuzione con il Ministro Piantedosi, siamo in attesa di riscontro da parte del Ministro della Giustizia Nordio e auspichiamo che tale riscontro possa avvenire in tempi brevi e lo invitiamo sin d’ora a Verona per un confronto diretto con le realtà comunali e provinciali. Infine, accogliamo positivamente l’annuncio della prossima venuta in Veneto e a Verona di una delegazione della Commissione parlamentare antimafia, con la quale avremo modo di interloquire direttamente, fornendo informazioni maggiori dettagli sugli elementi che hanno motivato la suddetta richiesta di una sezione della DDA e della DIA a Verona”.

Sarebbe grave che ancora una volta le esigenze del territorio veronese venisse sacrificato ad altre logiche che, guida caso, privilegiano sempre la zona orientale della regione. I parlamentari veronesi, oggi come non mai, hanno tutti gli strumenti, istituzionali e politici per portare a casa il risultato.