“Essere un fiore è profonda responsabilità” è una frase presa da una poesia di Emily Dickinson ed è il titolo della seconda edizione degli appuntamenti letterari ideati e realizzati dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Mozzecane in collaborazione con la Cooperativa Charta. La serie di appuntamenti letterari iniziata lo scorso aprile si terrà presso la Biblioteca G. Galilei. Si tratta di un ciclo di incontri che lo scorso anno si svolgeva online a causa delle restrizioni della pandemia.

Scopo dell’iniziativa è di offrire alla riflessione di chi partecipa una serie di incontri con autori che raccontano le loro storie di vita. Attraverso la narrazione delle loro esperienze, soprattutto quelle più difficile e dolorose, lanciano il messaggio che bisogna saper trarre forza e speranza anche da eventi negativi. Così mettendo a nudo la propria vita, gli ostacoli, le prove e le difficoltà che hanno incontrato, e raccontando come hanno trovato la forza per rialzarsi, offrono una testimonianza di come bisogna saper superare i momenti difficili senza mai abbattersi e darsi per vinti.

Nelle prime tre serate svoltesi in parole e in maggio si sono proposti al pubblico Fabiano Chesta  con Giuseppe Simoncelli, presentando il libro “LE MIE MONTAGNE RUSSE”; Andrea Baccaglioni con “”” ed. Officina Grafica Edizioni ;  Carlo Gambatcorti Passeggini e Stefania Luciani con G. Martinelli  per il libro“Tu sari la prima” ed. Ledizioni; Andrea Riscassi per Francesca ‘Fraintesa? Barbieri, con il libro “Vivi ogni giorno come se fosse il primo” ed. Piemme
Mercoledì 8 giugno 2022 Fulvio Valbusa e Serena Marchi con il libro “Randagio”   ed Fandango LibriTutti gli incontri si sono svolti nella Sala Conferenze di villa Ciresola, sede della Biblioteca G. Galilei, alle ore 20.30.

“Non c’è niente di più coinvolgente – ha detto Cristina Giusti, Assessore alla Cultura – che leggere un libro che racconti le esperienze di una storia vera: ancora più motivante ascoltare in diretta, dalla voce del protagonista le vicissitudini che hanno caratterizzato quel vissuto personale. Ci vuole coraggio per essere fedeli alla propria unicità e al proprio ruolo: i personaggi dei nostri incontri hanno testimoniato proprio questo, ci hanno trasmesso forti emozioni, regalandoci preziose lezioni di vita”