“Si tratta di un progetto fattibilissimo e non cogliere oggi l’opportunità offerta dal Federalismo demaniale sarebbe un grosso errore. Mi auguro quindi che la prossima Amministrazione sappia portare a compimento l’iter realizzando un’opera importante a servizio della comunità”. L’assessore Luca Zamperini replica così alle accuse del capogruppo PD Paolo Martari in merito al progetto di riqualificazione dell’ex tiro a segno. “Voglio ricordare che se oggi stiamo ancora parlando di un centro di aggregazione giovanile lo si deve anche alla “solerzia” con cui l’allora amministrazione Zanolli, ed in particolare proprio del mio predecessore Paolo Martari, decise di accantonare il progetto già approvato dalla giunta Facincani che prevedeva spazi dedicati ai giovani nell’ambito del Piruea ex Publigas. Questa decisione infatti ci ha fatto perdere quattro anni. Nel 2008 l’attuale amministrazione stabilì di modificare la contropartita pubblica del Piruea ritenendo prioritario la realizzazione di una palestra per i tanti giovani sportivi che ancor oggi faticano a trovare spazi indoor. Non dobbiamo dimenticare inoltre che nel frattempo fu inaugurata la nuova biblioteca che è diventata nel corso degli anni il vero punto di aggregazione di giovani studenti. Proprio l’esperienza di questi ultimi anni e la crescente richiesta di nuovi spazi per lo studio con orari più estesi ci hanno spinti a pensare all’individuazione di un’alternativa alla biblioteca stessa. Il Federalismo Demaniale ci ha infine dato la possibilità di concretizzare questa idea nell’area dell’ex tiro a segno dove appunto verrà realizzata una sala polifunzione con postazioni multimediali per lo studio, una sala prove per le tante giovani band del territorio ed un bar. Riteniamo che questo progetto sia in grado di rispondere alle esigenze dei giovani e della comunità anche perché, rispetto ai precedenti progetti legati al Piruea, si trova in una posizione ideale: nelle immediate vicinanze del centro e a due passi dal polo scolastico delle superiori. Questo progetto ci consente inoltre di entrare in possesso di un bene demaniale attualmente in degrado e per il quale l’Amministrazione ha già speso circa 150mila euro per il rifacimento del tetto crollato nel 2005 e sta ancora pagando un canone d’affitto. Quanto alla sostenibilità dell’opera voglio rassicurare la minoranza e tutti i giovani e la comunità: il progetto è economicamente sostenibile e non si corre alcun rischio di perdere la disponibilità di un immobile che anzi, qualora non attivassimo la procedura, non potrebbe essere iscritto gratuitamente a patrimonio comunale”.