Ci saranno ancora gli amministratori in Provincia? E’ questa la domanda che tutti si sono posti oggi nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero all’incontro di fine anno dove il vice presidente Fabio Venturi (in assenza del presidente Miozzi) e la Giunta hanno fatto un breve resoconto delle attività svolte durante il 2012. “Ad oggi l’impressione è che il decreto non venga convertito in legge e che la situazione rimarrà immutata fino a fine mandato – ha detto il vicepresidente, Fabio Venturi -. I problemi sono stati tanti, ma questo non ci ha impedito di conseguire i nostri obiettivi, con un bilancio che chiude ancora una volta in pareggio. Inoltre, per quanto riguarda la qualità della vita, registrata dalla classifica annuale del Sole24Ore, la nostra Provincia ha guadagnato ben 10 posizioni rispetto all’anno scorso, testimonianza diretta del lavoro del nostro Ente che è riusicto a coordinare il territorio e a intervenire prima che i problemi si manifestassero. Vorrei cogliere l’ occasione per ricordare alcuni dei traguardi più importanti raggiunti in questi 12 mesi: l’accordo sulle infrastrutture che ha definito le nuove priorità di intervento su tutto il territorio; la vendita di Palazzo Bottagisio, le cui risorse saranno riutilizzate in opere urgenti; il polo enologico in Valpolicella che mette insieme il mondo universitario con quello lavorativo; il mantenimento di tutti gli Iat presenti nel territorio; la creazione dell’Unità operativa di Protezione civile pronta ad intervenire in ogni situazione di difficcoltà; l’approvazione quasi conclusa del nuovo PTCP, fondamentale per la pianificazione e la gestione di tutto il territorio. Grande lavoro è stato fatto anche per gli studenti con le nostre scuole che sono tra le più sicure in Italia, ma ci impegneremo ancora per le opere di manutenzione ancora da compiere. Da sottolineare anche il lavoro della Polizia Provinciale, sempre attiva e pronta a vigilare e a tutelare i cittadini. Per il prossimo anno, il nostro sforzo sarà quello di fare ancora di più ciò che sta nel nostro Dna, e cioè il coordinamento di area vasta fra gli Enti”.