L’Enrico Medi di Villafranca si conferma ai vertici dell’eccellenza formativa nella provincia di Verona. Lo testimoniano i dati 2022 dell’annuale ricerca Eduscopio della Fondazione Agnelli che prende in considerazione moltissimi parametri fra i quali la media dei voti conseguiti agli esami universitari dai diplomati di ogni scuola e la percentuale di esami superati dai diplomati di ogni scuola. Le due medie danno l’indice sintetico FGA. Per i percorsi universitari dei diplomati, eduscopio.it guarda agli esami sostenuti, ai crediti acquisiti e ai voti ottenuti dagli studenti al primo anno di università, quello maggiormente influenzato dal lavoro fatto durante gli anni della scuola secondaria. Questi indicatori riflettono la qualità delle “basi” formative, la bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti nelle scuole di provenienza. In altre parole, i risultati universitari permettono di formulare un giudizio sulla qualità delle scuole secondarie superiori sulla base di informazioni che provengono da enti – gli atenei – che sono imparziali, ma al tempo stesso molto interessati alla qualità delle competenze e delle conoscenze degli studenti.

L’Enrico Medi  ha visto confermare la sua leadership per Scienze Umane (come l’anno scorso) mentre si è classificato al secondo posto come Liceo Scientifico  e come Liceo Linguistico. Al quarto posto, invece, come indirizzo di Scienze applicate allo Scientifico.

Il Medi si conferma un “bacino” per l’Università di Verona dove si iscrivono la maggioranza dei suoi diplomati che, con la sola eccezione del Linguistico, hanno una maggiore percentuale di iscrizione ai corsi universitari e la più bassa percentuale di non-iscrizione o di abbandono dopo il primo anno rispetto alla media regionale degli analoghi istituti superiori.

Il Carlo Anti, dal canto suo, si qualifica quest’anno al terzo  posto allo Scientifico con indirizzo Scienze applicate alle spalle del Galilei di Verona e del Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano precedendo l’Angelo Messedaglia  di Verona. I tassi di iscrizione e di abbandono dell’Anti, però, rispetto alla formazione universitaria sono peggiori rispetto alla media regionale: il 27% dei suoi diplomati non si iscrive oppure abbandona dopo il primo anno, nove punti percentuali in più.