Ecco le risposte dei candidati a sindaco alla prima domanda: “La vostra linea politica relativamente alle infrastrutture che incidono sul territorio e quelle che servirebbero?”
Silvana Bicego: «Vogliamo parlare con gli industriali. Grezzanella, metropolitana leggera: tutti bravi ad affrontarli a parole. Siamo a disposizione per quello che un comune può fare in questo senso. Servono le proposte dei cittadini dei vari settori che conoscono meglio dei politici le esigenze. Circonvallazione? Troviamoci e vediamo se conviene baipassare a Sud o trovare i soldi per l’attuale progetto. C’è da protestare? Andiamo a piazzarci davanti alla Regione e li facciamo vergognare finché uno si deciderà a fare quello che deve fare».
Mario Faccioli: «Crocevia di comunicazioni importantissimo ma metrò è fermo al Cipe, traforo Brennero fermo. Tutte opere che dovevano servire il bacino del Garda. Non ci sono più certezze vista la situazione economica. Vedi Tav che va avanti con fatica. Grezzanella: serve completamento che ora è lievitato a 21 milioni. Il 2° tratto era collegato alla Tibre che non è partita. Aspettiamo conferenza servizi».
Paolo Martari: «Bisogna guardare a una logica comprensoriale, si va al di là dei confini di Villafranca. Il ruolo di Villafranca con l’aeroporto deve essere più propositivo e presente. Negoziare una presenza, anche legata all’aspetto commerciale, dentro l’aeroporto. Noi subiamo l’aeroporto e ci vuole tutela dell’ambiente. Metrò: investimento da sostenere perchè limita il traffico di attraversamento e poi elemento importante per favorire l’intermodalità, utile anche al tessuto produttivo per trasportare merci su ferrovia. Grezzanella dovrebbe essere un bypass non solo per Villafranca. Pizzoletta resterà ancora appesantita e non si solleverà nemmeno Quaderni che subisce un traffico gravoso. Solo con la centralità di Villafranca si potrà fare qualcosa. Villafranca deve fare da capofila al comprensorio di 80 mila abitanti».
Giuseppe Pecoraro: «Aziende cuore pulsante del paese, non vanno criminalizzate ma agevolate. Un Comune ha l’obbligo di creare infrastrutture per aziende. In altri paesi mettono tappeti rossi quando arrivano aziende. Non fare secondo tratto Grezzanella è pugno nello stomaco non solo per gli imprenditori ma per tutti visti i soldi che i contribuenti hanno versato. Bisogna sedersi insieme agli attori principali. Se no non se ne esce fuori. Ognuno deve esser messo davanti alle sue responsabilità. E’ una prorità. Se non lo capiscono lo faremo noi. Siamo lontano da Venezia ma faremo come se fossimo a Mestre. E anche l’ospedale è un’infrastruttura, che salva la vita perché gli incidenti capitano anche nelle aziende».
Davide Tumicelli: «Due questioni. Quella politica è che in questi anni Villafranca ha peccato di tante cose, una su tutte la rappresentanza provinciale e regionale. Dovremo porcela la domanda: perché? Se non c’è il rapporto diretto dentro questi enti non si porta a casa nulla. Grezzanella sinonimo di vent’anni di parole. Se Villafranca non diventa punto centrale del bacino non otterremo mai nulla. La Grezzanella deve arrivare a Mantova. Villafranca deve creare una leadership per portare qui i soldi. Come mai in altri Comuni arrivano e a Villafranca no? Metrò è sparito dal dibattito mentre andrebbe a risolvere problemi e creerebbe indotto economico. Aiuterebbe imprese e commercianti. Perché non si crea un tavolo permanente che si riunisce continuamente per vedere cosa fare e come trovare i finanziamenti e guardare in prospettiva?»