(di Rocco Fattori Giuliano) In una classifica sempre più corta nella lotta-salvezza Verona aveva il compito di cercare l’impresa impossibile a Bologna contro una Virtus dal roster infinito. E lo fa con carattere e una ritrovata capacità di gioco trovando nuova linfa nei suoi “giovani” : Giordano Bortolani, nella foto, Davide Casarin e Liam Udom. Alla fine, Verona deve cedere ma Bologna ha dovuto sudare le proverbiali sette camice vincendo soltanto un quarto, il primo quello che creato il solco. Finisce 87-82 (24-17 nel primo quarto; 25-25 nel secondo; 19-20 nel terzo; 19-20 nell’ultima frazione)

Il primo tempo, per gli amanti del basket, registra il rientro in campo di Awadu Abbas uno dei protagonisti del preolimpico di Belgrado. Nonostante un primo parziale pesante della Virtus, dopo sei minuti la Tezenis riesce a chiudere la forbice e portarsi al meno due. Poi Bologna sfrutta le difficoltà difensive di Verona nell’area piccola e si riporta avanti grazie alle azioni personali di Mickey. In evidenza fra i gialloblù il ticket Cappelletti-Smith e l’ingresso in campo di Davide Casarin subito protagonista. E’ mancato invece l’apporto di Karvel Anderson di cui servirebbero le sue triple che avrebbero potuto aprire la difesa emiliana.

Il secondo quarto vede protagonista Liam Udom, 6 punti per lui con due falli presi, molto cresciuto rispetto alle prime partite della stagione; Verona riesce a trovare più soluzioni offensive in attacco, ma soffre sempre in difesa e Bologna ne approfitta ogniqualvolta i gialloblù hanno un blackout.

Verona vince il terzo quarto; si alza l’intensità della partita e i gialloblù sono più aggressivi su entrambi i lati del campo; Bologna riesce a portarsi sul più 10 ma Verona infila un filotto di canestro e si portano a meno tre e soltanto la maestria di Daniel Hackett ricaccia a meno sei i ragazzi di coach Ramagli. Davide Casarin tocca tanti palloni e porta diversi assist ai suoi compagni.

Giordano Bortolani in avvio del quarto finale piazza un tiro da tre che dimezza il gap, sfidando con grande autorità Gora Camara. I gialloblù iniziano l’ultima frazione di gioco con grande determinazione, lottando su ogni pallone. Casarin ruba un rimbalzo in difesa a Belinelli e lancia capitan Rosselli in contropiede. Giordano Bortolani si porta al massimo stagionale, con 14 punti mentre Cappelli realizza ben 7 assist prima che coach Scariolo chiami il timeout per fermare la garra scaligera. Rosselli tiene Shengelia e conquista un rimbalzo in difesa. Alla lunga, la fatica fa perdere lucidità: aumentano le palle perse dell’attacco gialloblù e Bologna riesce a ricostruire un vantaggio di otto punti a tre minuti dalla fine. I giovani della Tezenis non si arrendono; Holman stoppa Shengelia. Si lotta su ogni pallone in un finale incandescente e bellissimo. Verona si porta a meno quattro, Scariolo chiama un timeout a 21 secondi dal fischio finale. Bortolani piazza la tripla del meno due a 18 secondi dalla fine. I falli finali premiano ai liberi la Virtus, ma Verona esce a testa altissima dal big match con Bologna.

23 punti per Bortolani, in 19 minuti sul terreno di gioco, ed oltre il 74% di media nei tiri da due e da tre. Un ottimo viatico per i prossimi impegni partendo da sabato prossimo nel derby salvezza all’Agsm Forum con Treviso che oggi ha perso con Tortona ed è a dodici punti con Verona e Napoli avendo però Reggio Emilia indietro di soltanto due lunghezze.