Meglio spiegare ai cittadini quello che si fa. Tanto per evitare polemiche inutili. Soprattutto quando si fanno degli interventi sugli alberi, che nell’auentata coscienza ecologica della società in cui viviamo, sono diventati degli elementi sensibili dell’ambiente. Per queso l’amministrazione comunale di Valeggio fornisce spiegazioni per la potatura dei cipressi di Punta Borghetto per prevenire polemiche. 

“Correttezza, trasparenza, buona fede ed equità – scrive il Comune – sono principi alla base dell’azione quotidiana dell’amministrazione comunale di Valeggio. Come l’assunzione di responsabilità rispetto alle decisioni prese nell’interesse della collettività.

Questo intervento è necessario per spiegare ai valeggiani i motivi per cui nella zona denominata la Punta di Borghetto si è dovuto intervenire con la potatura di alcuni pioppi neri, sulla base della relazione tecnica di un dottore forestale. 

Primo: la sicurezza. Lo scorso anno, in seguito a un temporale, due alberi si sono ribaltati. Poiché instabili, a causa di difetti strutturali. È la natura. La Punta di Borghetto – continua la nota del Comune- è una zona che soprattutto nelle stagioni più miti è molto frequentata, da gente che passeggia o va in bicicletta. Se voi amministraste il paese, vi sentireste sereni al pensiero di vedere un vostro concittadino o un turista travolto da un albero? La risposta è pressoché scontata. È stata una scelta facile? La risposta è no. Perché tutta l’amministrazione comunale ama la natura e il paesaggio meraviglioso di Borghetto. Ma è stata una scelta dettata dal fatto che prima si deve garantire il più possibile l’incolumità dei valeggiani.

Secondo: può sembrare un paradosso, ma la potatura degli alberi aiuta gli alberi stessi. Soprattutto quelli più giovani, che possono usufruire di più luce per crescere in modo sano, mitigando il rischio di anomalie strutturali. 

Infine, va chiarito che il Comune è intervenuto solo ed esclusivamente alla Punta di Borghetto. E non sull’altra sponda del Mincio. La rimozione delle canne di bambù, ad esempio, è stata programmata dall’Agenzia Interregionale AIPO”.