Dal 30 aprile l’obbligo basta mascherina nelle strutture sanitarie. L’orientamento del Ministro della Salute è però quello di mantenerlo nei reparti ospedalieri dove sono ricoverati pazienti fragili.
Fino al 2020, quando ci è venuto addosso il Covid, la mascherina la vedevamo portare solo a qualche turista giapponese o cinese – difficile distinguerli-. Poi con la pandemia è diventata un accessorio comune. Prima obbligatorio ovunque, poi solo nei luoghi pubblici al chiuso e poi, com’è tutt’ora, negli ospedali, negli ambulatori e nelle strutture sanitarie in genere.

Una seccatura, specie quando la morsa del Covid s’è allentata, ma un presidio utilissimo per la nostra salute. Basta pensare che con l’obbligo della mascherina vigente durante la pandemia l’annuale epidemia di influenza è stata annullata. E chi quest’hanno se l’è beccata sa quanto sia stata cattiva.

Adesso che cade l’obbligo in tanti saranno contenti, si sentiranno più liberi. Tuttavia, visto che col Covid ci siamo in qualche modo abituati ad usarla, sarebbe utile a tutti se, obblighi a parte, continuassimo ad averne qualcuna in casa o in macchina. Non si sa mai. Magari anche una semplice mascherina chirurgica da portare per non ‘attaccare’ agli altri il raffreddore o la tosse o qualche altra magagna che può essere il sintomo di un’influenza o un’altra virosi. Specie nei posti affollati e in quelli chiusi. E’ una questione di rispetto per il prossimo. Liberi tutti, va bene. Ma, visto che in qualche modo abbiamo rotto il ghiaccio, non facciamoci riguardo ad usarle ancora quando serve. Non buttiamole via. Anche perché non si sa mai.