Via Bixio resta terreno di scontro tra le forze politiche. Il consiglio comunale ha dato via libera all’unanimità alla variazione di bilancio di 246 mila euro dedicati alla sistemazione di via Bixio con la pavimentazione in porfido invece che asfaltata. E naturalmente via alla bagarre. Prima stoccata dell’assessore Riccardo Maraia: «Abbiamo potuto farlo grazie al rimborso Imu più cospicuo. Un bagno di umiltà dovrebbe farlo chi si era opposto alla delibera che ci ha permesso di portare a casa i soldi». E via col confronto.
Paolo Martari (Martari sindaco): “Al di là dei tecnicismi, la posizione politica doveva essere in continuità. Le ulteriori risorse dovevano seguire la finalità, legittima, considerata dall’Amministrazione prioritaria per ridurre le spese fisse. Invece serviva più equilibrio tra riduzione del debito e mantenere le risorse sul territorio. E quindi abbiamo letto come un’inversione di rotta la scelta, che condividiamo, di andare a rendere via Bixio con la stessa dignità delle altre vie. Sono contento che sia arrivato denaro nelle casse del Comune ma non dite che è stato un atto lungimirante. L’amministrazione ha scommesso e gli è andata bene”.
Martina Pasetto (Forza Villafranca): “C’è soddisfazione per l’ottenimento del risultato preventivato con il rimborso Imu che ci ha permesso di avere più risorse da investire”.
Marco Dall’Oca (Villafranca sei tu): “Sono avvilito perché si vuole mistificare la realtà. Il fatto che l’amministrazione abbia deciso di ridurre i debiti è per avere più spesa corrente per dare risposte alle necessità dei cittadini, dei servizi. Sull’Imu c’è chi è uscito dall’aula, chi ha detto che non sarebbero arrivati i soldi. Ora dite che abbiamo avuto solo il fattore C e che abbiamo cambiato idea e facciamo i lavori. Non avevamo mai detto di non fare opere”.
Paolo Ciresola (Giovani per Villafranca): “Siamo favorevoli. Si fa polemica per niente”.
Luca Zamperini (Lista Tosi): “Siamo usciti perché mancavano gli elementi per valutare l’esito della scelta. Poteva succedere ogni opzione, a volte si diceva una cosa e poi il contrario. Ora prendiamo atto che ci sono altre risorse disponibili e siamo contenti siamo d’accordo con la destinazione”.
Adriano Cordioli (Pdl): “Rivendico la possibilità di questa maggioranza di aver potuto fare delle scelte in fatto di Imu. Altre amministrazioni molto vicine a noi non hanno potuto farlo. Hanno potuto solo applicarla. Se questa amministrazione ha potuto fare delle scelte significa che si è ben comportata negli anni precedenti. Capisco che è difficile contrastarla quando un’amministrazione mette in fila tutte cose sensate. Non capisco quando un risultato notevole è stato portato a casa per i cittadini viene spacciato come una sconfitta, retromarcia, come un dover fare un bagno d’umiltà”.
Sindaco Mario Faccioli: “Si respirava l’aria del gioco, vediamo se va bene o vi fregano. Come se in ballo ci fosse un interesse di parte. Bagno d’umiltà? O mi dici che non mi lavo… Ogni volta che facciamo qualcosa mi attacchi. Dipende da molti fattori riuscire a dare dei criteri di priorità nelle opportunità che andiamo a prendere. Tutti dovrebbero essere contenti se si è fatto bene. Sui bisogni non ci sono differenze. Molti progetti cambieremo, perché faremo tutto a stralci, a pezzi perché non ci sono le risorse per fare tutto”.
Isabella Roveroni (Pd): “La presa di posizione dei residenti di via Bixio ha aiutato chi amministra a capire che la voce dei cittadini va ascoltata e valorizzata. Chi mi aveva preceduto aveva votato contro su Imu prima casa perché ha comportato l’aumento dell’Irpef. Se si vota contro ci sono ragioni di fondo”.
Sindaco: “La manovra dell’Imu valeva 2,2 mil. Come faceva a coprirli? Fatto scelta Irpef perché così i servizi li pagano tutti e il resto coperto con tagli pesanti. Comitato via Bixio. La signora Fortuna è stata ricevuta ed è stato spiegato con dovizia cosa sarebbe stato fatto. Dopo cinque mesi mi ritrovo un comitato. La democrazia dice che devo essere valutato per quello che faccio, non per quello che vogliono i comitati. Noi amministriamo per il nostro programma e se facciamo qualcosa che non va poi giudicano gli elettori”.