Sradicato l’ulivo simbolo del “Parco del Donatore” di Alpo. Questa è la triste sorpresa che ha colto chi, passando davanti al Monumento del Donatore, ne ha notato la mancanza. Qualcuno ha pensato bene di rubare l’albero che il 22 settembre scorso i ragazzi della Scuola Primaria “Don G. Calabria” di Alpo avevano piantato proprio in quel Parco e proprio accanto al Monumento dedicato ai donatori di sangue. Un vero “Albero della Vita” che la Fidas di Alpo, nell’occasione del suo trentesimo anno di fondazione, aveva scelto per rappresentare lo spirito di solidarietà di ogni donatore. L’Ulivo, infatti, è da sempre simbolo per eccellenza della rinascita e della forza vitale capace di rigenerare nuova vita. “Il gesto rattrista molto non solo noi donatori ma l’intera comunità, che crede nel volontariato e nella solidarietà – sottolinea il presidente Fidas Denis Ferrarin -. Un gesto che fa male e che, purtroppo, ci ricorda che nella società di oggi il rispetto non sempre è un valore che tutti sentono come fondamentale”. L’accaduto, per quanto di cattivo gusto, non scoraggia però la Fidas che insiste nella sua attività di promozione del dono del sangue, nella promozione della vita. Su questo è d’accordo l’insegnante Mida Udali, che il 22 settembre scorso aveva collaborato con i suoi alunni a rappresentare l’Albero della Vita con musiche e movimenti ispirati all’amore e alla solidarietà. “Non permettiamo a nessuno di rubare la Vita – ha dichiarato -. Sono pronta a ripetere l’evento, per ricordare che la promozione della solidarietà non si deve fermare”.