Gli alimenti ultra-processati sono quei cibi e quelle bevande industriali di largo consumo che vengono reclamizzati pesantemente dai media e che rappresentano un grande business. Ma che per la nostra salute non sono il massimo. Anzi, aumentano il rischio di sviluppare, o aggravare se già esistono, le malattie cardiovascolari o il diabete.

Questi prodotti si dicono “ultra-processati” perché sono il risultato di profondi processi di trasformazione e che contengono additivi che servono per migliorarne l’aspetto, la durata e il sapore. E quindi per venderli meglio. Non per renderli più salutari.

Quali sono i cibi gli gli ultra-processati

Si tratta di conservanti, coloranti, dolcificanti, anti-ossidanti che si trovano negli snack confezionati, nelle bevande gassate, nei cibi pronti e fast-food. Ma anche negli yogurt alla frutta, nei cereali per la colazione e nei cracker

E’ ormai un dato di fatto, comprovato dagli studi di eminenti clinici e nutrizionisti che più ci si allontana da un’alimentazione naturale e semplice e si accetta, per comodità, per i ritmi che la società e il lavoro ci impongono oltre che il progressivo allontanamento dalla tradizione alimentare ‘mediterranea’, più si scivola nel consumo degli alimenti pre-confezionati da un’industria che inevitabilmente antepone alla nostra salute i propri guadagni.

L’aumento della vita media e della qualità della vita passano dalla prevenzione di quelle malattie, come sono punto il diabete e quelle cardiovascolari, che passa attraverso un’alimentazione sana. E meno alimenti ultra-processati ci sono, meglio è. Senza, ancora meglio.