«La casa alpina di Valdiporro non chiuderà ma vorremo che diventasse davvero la casa dei villafranchesi». L’assessore Roberto Dall’Oca ha risposto così alle questioni poste dal Centrosinistra in consiglio comunale sull’utilizzo della struttura alpina. «Siamo preoccupati per il mancato rinnovo della convenzione scaduta a dicembre a favore dell’Associazione Casa Alpina di Valdiporro, che in questi anni ha gestito egregiamente la struttura – ha spiegato Paolo Martari -. Confidiamo che l’amministrazione Faccioli non abbia progetti diversi su una casa che per molti villafranchesi ha anche un grande valore affettivo e riveste da decenni un ruolo importante per l’aggregazione ed educazione di tutte le generazioni che hanno avuto la fortuna di frequentarla partecipando a campi scuola, eventi scout ed iniziative di associazioni del territorio villafranchese. Pensiamo che oltre ad essere un simbolo, possa essere una risorsa essenziale per il mondo associativo. Anzi riteniamo che qualora ce ne fosse la possibilità andrebbe potenziata con servizi quali una piastra polivalente con attrezzature sportive così da renderla fruibile anche per le società sportive per ritiri prestagionali o altri eventi aggregativi e formativi».
Dall’Oca ha sottolineato: «Interrogazione si basa su discorsi sentiti e non sugli atti. E’ un po’ strano. Non c’è nessuna volontà di vendere la struttura ma è in corso una discussione con chi gestisce la casa alpina. Dal 2005 è stato fatto un importante lavoro di ristrutturazione di 200 mila euro e fu data in gestione per 800 euro annui. Ci siamo ritrovati a scadenza della convenzione e quindi cercato di analizzare la situazione. Nel 2011 chiesti 8 mila euro annui di canone che in pratica vengono assorbiti da tutti i lavori di manutenzione ordinaria. Ci siamo confrontati con l’associazione. I dati dicono che l’impegno economico del Comune è stato importante e inoltre ci costa 18 mila euro di Imu a fronte dell’utilizzo di due sole associazioni locali. Da qui una serie di riflessioni. Vorremmo che il tariffario per i villafranchesi fosse ridotto a metà e che fosse un punto di riferimento per i villafranchesi. Mi auguro che tutto questo rumore serva almeno per ricordare ai cittadini che esiste questa struttura, questa possibilità C’è stato anche un confronto col sindaco di Boscochiesanuova per il potenziamento dell’area esterna ma ci sono contenziosi coi vicini a causa degli schiamazzi notturni visto che sono quasi sempre giovani che la frequentano. A breve ci sarà un incontro per il rinnovo visto che l’associazione lavora bene ed è sempre stata sostenuta dall’amministrazione». Martari: «C’è interesse del Ctg, vale la pena di valutarlo».