Veneto territorio sostenibile è la proposta di testo unico in materia di urbanistica ed edilizia che vuole riorganizzare la normativa regionale e renderla funzionale per operatori e Comuni. Si tratta di un ulteriore tassello che va a coronare le norme sostenibili degli ultimi anni, comprese quelle di contenimento del consumo del suolo e rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente. 

Questa mattina, all’Hotel Catullo di San Martino Bonalbergo, si è tenuta la conferenza di presentazione di Veneto territorio sostenibile, un incontro organizzato dal Consigliere Regionale Stefano Valdegamberi per presentare il lavoro e sviluppare una collaborazione proficua con le realtà del territorio veronese. 

La proposta di testo unico raggruppa le leggi fatte negli ultimi anni unendo le materie di urbanistica ed edilizia. Il suo obiettivo è, da un lato, la creazione di un fil rouge che dia un senso logico alla normativa, e dall’altro la semplificazione del lavoro per operatori e amministrazioni. Si tratta di infatti di uno strumento che comprende 125 articoli suddivisi in cinque sezioni: disposizioni generali, urbanistica, edilizia, paesaggio e disposizioni finali, più due allegati riguardanti il contenimento del consumo del suolo e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. 

“Negli ultimi anni abbiamo vissuto diversi cambiamenti, ultimo tra tutti il Covid e la conseguente necessità di rimettere in modo l’economia. – ha spiegato Stefano Valdegamberi -. La proposta di testo unico si pone come obiettivo quindi semplificare la fruizione della norma da un lato, e dall’altro adattarsi ai cambiamenti sociali. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare questa conferenza, per confrontarci e accogliere tutti i suggerimenti che ci permetteranno di rendere il lavoro degli operatori più semplice e quindi efficace”. 

Veneto territorio sostenibile frutto della collaborazione tra diverse realtà venete

“Con l’unificazione che cerchiamo di fare verranno inserite alcune innovazioni, stiamo infatti facendo un percorso nel territorio per raccogliere tutte le istanze da parte degli operatori e delle amministrazioni comunali. – Silvia Rizzotto, Presidente della seconda circoscrizione, Consigliere Regionale del Veneto e promotrice dell’iniziativa – Una delle richieste che però mi viene fatta spesso, soprattutto dagli enti pubblici, è quella di fare meno cambiamenti possibili, o quanto meno farli in un unico momento. L’aspetto fondamentale è quindi la creazione di un linguaggio comune per tutti i 500 comuni del Veneto che devono poter parlare la stessa lingua e lavorare allo stesso modo”. 

Presente questa mattina anche Cristiano Corazzari, Assessore regionale del Veneto con delega a pianificazione territoriale e urbanistica, che ha posto l’accento sull’importanza di un lavoro che è frutto della collaborazione tra diversi specialisti di settore “parliamo di un tema molto ampio che riguarda sì gli operatori, ma anche l’intera comunità, e data la sua l’importanza era necessaria la riorganizzazione della normativa. Il Testo Unico è un prodotto sul quale hanno e stanno lavorando diversi specialisti tra cui anche consulenti di settore e accademici del mondo universitario.”

Salvina Sist, Direttore della Direzione Pianificazione Territoriale, ha invece sottolineato anche il recente lavoro che il dipartimento pianificazione sta facendo in collaborazione con quello informatico per la creazione di una banca dati regionale. “Le amministrazioni locali potranno trasmettere novità e trasformazioni delle materie che riguardano le province e questo permetterà una migliore organizzazione. Non si tratta infatti di controllo ma di collaborazione sempre legato ai cambiamenti che stiamo vivendo negli ultimi anni”. Sist ha anche evidenziato il “l’inversione di marcia” che ha fatto la regione negli ultimi tempi, “il Veneto ha avuto il coraggio di cambiare marcia, di puntare sul recupero dei territori prima di pensare ad andare a toccare il patrimonio agricolo”.