“Vite”, arte, scultura,  luce è l’esposizione delle opere di Erika Tacchella e Daniele Riva  alla Mostra d’arte in Porta Palio dal 13 al 19 ottobre dalle 18 alle 21.

Porta Palio. Vite

Quante sono le vite? Viviamo una sola vita o ne tocchiamo mille altre? E la nostra, dove la collochiamo? Qui, ora, in questo tempo, in questo luogo…
In seguito ad uno studio approfondito su Porta Palio, Erika Tacchella, artista veronese.autodidatta, curiosa, versatile e sperimentatrice, scopre la natura arcaica di questoposto e lo percepisce come un’ oasi ristoratrice, fonte di vita e di sacralità rituale, fortemente connessa all’elemento acqua. La sua è un’ esperienza illuminante che con attenta ricerca e studio la conduce a realizzare un percorso, assieme a Daniele Riva, progettista con interesse all’architettura delle forme e dell’anima, amico di idee e prospettive,dedicandolo alle Vite

Mostra a Porta Palio


Dal convenzionale al non convenzionale è il passaggio di Erika in quest’ultimo anno che, per questa esposizione, lavora con l’elemento metallico, materia che rappresenta la forza e la magnificenza del luogo che la ospita.
“Non posso fare altrimenti…ho bisogno di esprimere il mio pensiero attraverso il metallo, solo così posso onorare il luogo che mi ospita.” queste le sue parole al primo contatto fisico e viscerale con Porta Palio, importante monumento della sua città natale,Verona. Ne consegue la nascita del progetto focalizzato sulla vita e sul suo divenire.

Mostra a Porta Palio

Mostra: tre in una

La mostra prevede una triplice espressione artistica.
La prima, le opere materiche, quadri in rame nati dall’ossidazione attraverso reagenti e fuoco; il risultato di questa interazione rappresenta l’acqua, che con il passare del tempo infonde ai metalli una coloristica particolarmente carica di fluttuante emozione.
La seconda, l’opera luminosa, sospesa e realizzata in ferro, raffigurante una pianta di
vite intrecciata a plasmare il cerchio della vita; una luce corre lungo la forma, circolare, una sorta di magnetico passaggio nell’infinito. L’artista prese ispirazione dall’espressione magica dello scrittore Tolkien: “le radici profonde non gelano”. L’opera infatti espande le sue lunghe radici comunicando forza, stabilità e resistenza.. Il cerchio rappresenta il ciclo vitale, con l’inizio, il percorrere, la fine. 

 
La terza, le opere sculture, nate la terra, una serie di colonne realizzate da Daniele Riva, raffiguranti lo sbocciare della vita attraverso il simbolismo del fiore di loto cristallizzato. L’attenzione è alla sotterranea radice, che infonde nutrimento vitale portando alla fioritura, metafora del processo di introspezione nell’anima umana che porta all’apertura verso l’essenza stessa della vita.


Eventi nell’evento, con il progetto “Vite nella Vita” si vedranno partecipi:
sabato 14 ottobre, 18.30-19 la vita nel teatro, con la direttrice artistica del Teatro
Scientifico Laboratorio Isabella Caserta
domenica 15 ottobre, 18.30-19.30 la vita nella poesia e nell’arte, con la poetessa Gabriella Sartori con la storica e critica d’arte Roberta Tosi. Con la co-partecipazione della Società Mutuo Soccorso Porta Palio.