La criminologa e psicologa forense porta a Sona “Taci, anzi parla!”. Giovedì 16 novembre alle 20:30 nella Sala del Consiglio del Comune di Sona l’evento gratuito con Roberta Bruzzone per parlare di violenza contro le donne che, da inizio anno ad oggi, ha portato già a oltre 80 femminicidi. In programma anche una call to action che nei prossimi giorni raccoglierà le riflessioni dei cittadini in tema amore-possesso. 

Roberta Bruzzone è forse la criminologa più conosciuta d’Italia grazie alle sue numerose apparizioni sui media. Dalle relazioni tossiche all’analisi psicologica dei casi che ha analizzato; è così conosciuta anche grazie al suo linguaggio semplice e diretto, efficace a educare donne e uomini riguardo tutti gli aspetti che compongono la violenza di genere. All’incontro, voluto dalla vicesindaca Monia Cimichella e organizzato dalla consigliera Montagano, parteciperanno anche Sara Gini, avvocata referente del Telefono Rosa Verona e Beppe Giuliano, direttore del Gruppo L’Adige, che edita anche Target. 

«Invitiamo caldamente gli uomini a partecipare, sia online che alla serata con la Dott.ssa Bruzzone. – spiega la vicesindaca – Mai come ora, viene loro chiesta una esplicita presa di posizione contro la violenza sulla donna, che si manifesta in molteplici forme, talune più subdole di altre e che ha portato ad oltre 80 femminicidi da gennaio ad oggi». L’evento è gratuito fino ad esaurimento posti a sedere. 

L’incontro con Roberta Bruzzone e una call to action 

L’appuntamento fa parte delle iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre il 25 novembre. Tra queste, anche una call to action rivolta a cittadini e cittadine. Nei prossimi giorni, il sito e le pagine social del Comune di Sona lanceranno un appello dal titolo “A che pensi?” al quale si potrà rispondere con le proprie riflessioni legate al tema della contrapposizione tra amore e possesso

“Ieri ho rivisto Paola, mi ha fatto vedere gli orecchini che suo marito le ha regalato. Ho notato che aveva ancora del lividi sui polsi. Dice che suo marito è solo un po’ impulsivo, che non lo farà più, e che la ama troppo.

Mi chiedo spesso: La ama o la odia? Paola si ritrova bloccata in una relazione tossica: che se ne sia accorta? Che se ne siano accorti gli amici? La sua famiglia? Una nostra amica pensa che si è malmaritata, un’espressione di altri tempi ma ancora così attuale. Quanto ancora la violenza domestica è poco visibile e sottaciuta? Eppure, io penso che un amore sano coincida con l’idea che l’altro non ci appartiene. E tu a che pensi?”. 

Questo lo spunto che dà il Comune di Sona: una storia inventata che, allo stesso tempo, descrive la realtà di migliaia di donne. 

L’obiettivo dell’iniziativa è quindi rompere il silenzio mantenendo, però, la privacy dei partecipanti. Le risposte verranno infatti condivise in anonimo sui canali social del Comune e verranno anche riprese nella serata di giovedì 16 novembre per essere commentate insieme a Bruzzone. Riflessioni e contributi possono essere inviati per tutto il mese di novembre alla mail pari.opportunita@comune.sona.vr.it 

«Lo scopo è quello di far riflettere su quattro temi fortemente connessi alla violenza contro le donne: la contrapposizione amore/odio, il concetto di “malmaritata”, la spirale della violenza e l’esistenza del Telefono Rosa Verona e del numero antiviolenza e stalking 1522. – spiega la consigliera alle Pari Opportunità, Ilaria Montagano – I contributi che riceveremo saranno pubblicati sui social in forma anonima, alcuni potrebbero essere citati durante la serata alla quale parteciperà la Dott.ssa Roberta Bruzzone. Riteniamo sia importante rompere il silenzio e trovare strumenti concreti per spezzare questa drammatica scia di violenza».