Fa discutere l’eliminazione della ricetta rossa. Ecco cosa ne pensa un medico sul territorio, Aldo Vantini, che ci ha fatto pervenire questo intervento. “Ho sentito cantare le laudi all’innovazione delle ricette che dal primo settembre si “smaterializzeranno”. Poveri noi, cittadini creduloni. In tanti nel mio ambulatorio mi hanno chiesto lumi. La risposta è stata questa: il risparmio di vari milioni di Euro è dovuto al mancato consumo di ricette rosse per le medicine (restano quelle per le diverse impegnative per analisi, visite ecc.). Le mancate ricette rosse vengono sostituite da ricette su carta comune A5 che il vostro medico provvederà a comperarsi a proprie spese e il paziente deve comunque venirle a ritirare in ambulatorio. Si arriverà a regime entro alcune settimane. Noi siamo pronti da tempo. Abbiamo comprato o cambiato stampanti, abbiamo l’assistenza di software di eccellenza: il tutto a nostre spese ma c’è bisogno di tempo per metterci tutti in pari. La vera ricetta dematerializzata è lontana nel tempo e corrisponderebbe all’abolizione della carta. La mente pensante che l’ha progettata non ricordava che è possibile la lettura ottica di ogni confezione di medicinale senza il bisogno di staccare la nota peccetta autoadesiva per incollarla……. alla carta. Bastava abolire la “peccetta” e servirsi del solo lettore ottico ed avremo fatto a meno della carta….ma la mente pensante non ci pensò”.