Con la pubblicazione del bando di gara (visibile anche sul sito www.morellibugna.com) diventa realtà il progetto di riqualificazione del Centro servizi alla persona Morelli Bugna. L’importo totale è di 3 milioni 710 mila euro, 2 milioni 869 mila euro di lavori a base d’asta. Riguarda adeguamento statico, funzionale, normativo e tecnologico nel lato sud, dove attualmente ci sono tutte le camere da quattro che risalgono ancora agli anni 70 e diventeranno da 2, e 2 camere al centro della struttura. In totale 60 posti letto. Un terzo dei lavori è per l’antisismica. Verrà realizzata anche la riserva idrica con acqua almeno per 60’ da utilizzare in caso di incendio e la distribuzione centralizzata dell’ossigeno su tutta la struttura, arrivando in testata di letto come negli ospedali. Adesso viene portato ai piani con le bombole. «In meno di un anno siamo arrivati ad avere tutte le autorizzazioni necessarie ma anche ad uscire con l’appalto già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – spiega il presidente Davide Tumicelli -. I tecnici hanno dato alla struttura ancora una vita nominale di due anni. Con questi lavori la prolungheremo di altri 50 anni. Attualmente andavamo avanti con deroghe che non potevano durare all’infinito. E’ un passo importate per l’Ente. Il progetto prevede soluzioni magari più costose ma innovative, grazie ai suggerimenti dell’architetto Canini, come per esempio il pavimento con gli ioni d’argento che uccidono in due ore i batteri. Quindi maggior tutela e conforto. Le testate letto prevedono l’ossigeno e anche il vuoto. C’è stato uno studio sui colori di ogni piano, separando gli ospiti a seconda delle loro problematiche. Sollevatori a binario attaccati al soffitto per alzare l’anziano senza incidere sull’operatore. E maggior garanzia per l’ospite. Chi arriverà dopo di noi si troverà un ente a norma, una cassa che gli darà la possibilità di fare investimenti ordinari ma non avrà più la necessità di intervenire con piani straordinari perché sarà tutto a posto. Ringraziamo istituzioni e tutti coloro che hanno capito la necessità e l’urgenza dei lavori a tutto vantaggio degli ospiti».
Sono a buon punto anche i lavori per la nuova centrale di riscaldamento e di raffrescamento con tecnologie più moderne che porteranno a risparmiare più di 30.000 euro all’anno.
Da settembre serviranno 8/9 mesi dedicati alle fondamenta esterne. Poi piano per piano, si svuota e viene ricostruito in circa 6 mesi. Per l’inizio 2019 la struttura sarà a posto. «Appalti per 4 milioni 710 mila euro a fronte di 5,7 milioni di euro di fatturato all’anno – sottolinea Cristiano Facincani -. La centrale (673 mila) è finanziata con i soldi in cassa, come gli arredamenti successivi per circa 370 mila euro. La ristrutturazione è finanziata col contributo della Cariverona di 950 mila euro, la permuta di 4 appartamenti che abbiamo a Verona è un terreno per andare a Pizzoletta (870 mila), una piccola parte di cassa e 1,9 milioni di mutuo. Ora parte l’iter per la richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti. Prima è stata fatto un piano per verificare la sostenibilità economica e finanziaria»
Loredana Bavosa aggiunge: «Abbiamo sostenuto il presidente che subito aveva proposto di bloccare l’ ampliamento e partire con la ristrutturazione che era più fattibile e in linea con quello che voleva la Regione».
Emanuela Bonfante sottolinea l’importante ruolo svolto dai tecnici: «Un gruppo ben assortito, coeso, composto da esperti del settore che così hanno prodotto un buon progetto senza perdere tempo».