“Non demonizziamo a priori un’idea che meriterebbe approfondimento ma, in questo come purtroppo in troppi altri casi, l’amministrazione cala sulla popolazione una decisione definitiva e approssimativa, senza che alcuna discussione pubblica abbia preceduto la scelta che appare ormai fatta”. Il Centrosinistra porterà la questione del nuovo complesso delle piscine comunali con un’interpellanza. “Ci sono troppi interrogativi inquietanti – affermano i consiglieri Paolo Martari (nella foto), Davide Zago, Gianni Martari, Isabella Roveroni, Matteo Melotti – . Di sicuro ancora una volta l’amministrazione comunale arriva a decidere (anzi, meglio dire prospettare) il futuro dell’impianto natatorio di Villafranca in “zona Cesarini”. Come noto, da tempo denunciamo l’incapacità di questa amministrazione di programmare per tempo le iniziative da assumere, che denotano improvvisazione e inadeguatezza.
Dopo aver stigmatizzato le decisioni sulla viabilità senza alcun Piano generale, la gestione dei contenitori culturali in attesa di un programma di ampio respiro, la carente raccolta dei rifiuti priva addirittura di un programma di spazzamento delle strade, ora registriamo un ingiustificabile ritardo anche sulle piscine comunali.
Non è infatti da ieri che l’amministrazione sa che la gestione Leosport è in scadenza al 31 agosto di quest’anno. Lo sa talmente bene che oltre un anno fa ha bandito un avviso pubblico per manifestazioni d’interesse volto a sondare le intenzioni del mercato in merito alla gestione dell’impianto cittadino. Ben 12 sono state le risposte positive. Segno che l’attenzione è forte. Ma segno anche che molte imprese (o associazioni temporanee di imprese) sarebbero disposte ad eseguire la manutenzione necessaria per mettere a norma l’attuale struttura, ammortizzando tali costi con gli utili derivanti dalla gestione pluriennale. Il tutto a costo zero per le casse comunali. E, conseguentemente, con la piena disponibilità di quasi 2 milioni di euro per affrontare problematiche che appaiono, almeno per noi, più urgenti.
Ed invece, dopo mesi di “si dice”, ecco l’annuncio a meno di un mese dalla teorica chiusura della piscina. Ma che succederebbe se Leosport – a cui è stato chiesto di proseguire temporaneamente la gestione fino alla nuova aggiudicazione, così segando il ramo su cui è seduta – dicesse di no? L’impianto dovrebbe chiudere e per molti mesi nessuno potrebbe più frequentare le piscine comunali, né in forma amatoriale, né agonistica. Con una perdita di gettito notevole e pesante ricaduta sull’avviamento. Chi la pagherebbe?
Senza parlare, poi, del disservizio per le famiglie e delle nefaste conseguenze per i numerosi dipendenti dell’attuale gestore (che, forse per questo, accetterà la proposta del Comune). Che ne sarà di questi lavoratori? Difficile pensare che l’eventuale inserimento delle cosiddette “clausole sociali” possano consentire loro di essere trasferiti in capo al nuovo, futuro gestore. E che ne sarà dei numerosi anziani che da anni si ritrovano al bocciodromo, luogo di socializzazione prima ancora che di sport? A loro verrà tolto un punto di riferimento”.