E’ stata presentata in Provincia la manifestazione “Villa Vecelli in love <3. Cultura e Sport uniti per la solidarietà", organizzata da CuoreChievo Onlus nella settimana di San Valentino, in collaborazione con Fondazione Discanto, a favore di UILDM Unione Italiana alla Distrofia Muscolare, sezione di Verona. Si tratta di una kermesse a scopo benefico ricca di appuntamenti che inizieranno lunedì 13 febbraio con l'evento "In cucina con le Chievo Legends" con lo chef Gianluca Vignati e le vecchie glorie del ChievoVerona Fabio Moro, Michele Marcolini e Davide Mandelli in veste di aspiranti chef.
Il giorno successivo, è in programma la cena di gala di beneficenza a Villa Vecelli Cavriani, i cui proventi andranno devoluti alla UILDM Verona Onlus per l’acquisto di un pulmino che permetterà a persone affette da distrofia muscolare di potersi spostare più agevolmente, superando ogni difficoltà.
Alla cena di gala parteciperà anche un gruppo di giocatori della Prima Squadra del ChievoVerona.
«Un altro esempio positivo che diamo ai giovani che si apprestano ad entrare nel mondo della vita» ha commentato Antonio Pastorello, residente della Provincia di Verona.
Corrado Di Taranto, Vice Direttore di CuoreChievo Onlus, ha aggiunto: «Una settimana di eventi a San Valentino scandito nel nome della solidarietà. Stiamo continuado con la raccolta fondi a favore di Uildm per ottenere un pulmino a fine stagione».
Rosanna Campagnari, Presidente Fondazione Discanto ha ringraziato tutti per aver pensato all’associazione: «Tante volte non si conoscono le problematiche che ci sono nella vita di tutti i giorni, noi speriamo di dare loro sempre un sorriso e che questa collaborazione continui».
Gennaro Sardo, difensore del ChievoVerona, ha rappresentato la squadra; «Per tutti noi è sempre un piacere partecipare a questo evento. Vogliamo portare il nostro contributo e a aiutare chi è meno fortunato di noi».
Soddisfatto Davide Tamellini, presidente UILDM sezione di Verona: «Ci sono tante persone che ci incoraggiano a non mollare e ad andare avanti con il sorriso. Abbiamo conosciuto l’aspetto umano del ChievoVerona, l’attenzione verso il sociale e le persone che hanno il bisogno maggiore».