«La gente è stufa di annunci, la Regione metta nera su bianco al cronoprogramma per portare all’apertura del Magalini nella sua completa funzionalità». A chiederlo sono stati oggi in una conferenza stampa gli esponenti territoriali del Pd con la consigliere regionale Orietta Salemi. Erano presenti Anna Maria Bigon (Povegliano), Paolo Martari ed Isabella Roveroni (Villafranca), Federica Foglia (Valeggio), Fabio Frigo (Mozzecane), Luca Trentini (Nogarole) nonché vicesindaco di Alessandra Truncalli (Sommacampagna), Elia di Giovine (Villafranca sostenibile).
La previsione del presidente regionale Zaia, che ha indicato fine dicembre per la piena operatività, e quelle rassicuranti dell’assessore Coletto, che ha ribadito come si stia procedendo in linea con la programmazione, non convincono gli esponenti del Pd e, per la verità, non lasciano tranquilli neanche i cittadini visto che dal 2003, data dell’incendio, di annunci di aperture poi non mantenute ce ne sono stati a decine.
«La programmazione 2012-2016 va in proroga fino al 2018 per la sua attuazione – commenta Orietta Salemi – . A fronte del trasloco di arredi e macchinari, c’è tutto il problema della suddivisione dell’area chirurgica e dell’area medica tra Villafranca e Bussolengo. Temiamo che a forza di rinvii si rimandi tutto alla prossima programmazione in base al fatto che ora c’è un’Ulss sola, rimettendo per l’ennesima volta tutto in discussione. La Regione faccia chiarezza. C’era anche il polo di alta formazione regionale a Valeggio, l’ospedale di comunità a Isola della Scala. Progetto inattuato. Da una verifica effettuata non sono state stanziate somme e le procedure per l’acquisizione di attrezzature e personale non sono ovviamente iniziate. Nessuna indicazione, scritta a mezzo delibera, risulta inoltre essere pubblicata in ordine ai tempi di effettiva apertura».
Paolo Martari è stato esplicito: «La Regione dia la data di quando queste schede arrivano a compimento. Diversamente, non esistendo un documento che definisca un crono programma, che dubbio ti viene? Che ci sia incertezza sulla sua attuazione. Abbiamo solo dichiarazioni di intenti».
Isabella Roveroni è tornata sulla questione parcheggi: «Può sembrare marginale, ma non vorremmo che la carenza di posti auto fosse un’altra scusa per rinviare ancora l’apertura del Magalini. Ipotizzando che a Natale ci facciano un regalo ed aprano i reparti, il piano predisposto in quattro e quattr’otto dall’Amministrazione di Villafranca non sarà a regime. E comunque sarà insufficiente. Visto che anche parte dei posti li prende dai residenti».
Luca Trentini sottolinea il ruolo inascoltato della Conferenza dei sindaci: «Un anno fa con una mozione la Conferenza dei sindaci ha chiesto lumi ma non abbiamo ricevuto risposta. L’anomalia è che in altre zone del Veneto si è arrivati alla razionalizzazione partendo dai conflitti. Qui, che si parte dall’accordo dei sindaci, non si arriva al traguardo».