»E’ ora di finirla con questo sindaco che irride associazioni di volontariato e cittadini attivi». Non poteva passare sotto silenzio l’uscita sarcastica di Faccioli in consiglio comunale sulla possibilità di aprire i giardini del Castello tramite le associazioni con la stessa modalità del giardino Magenta. «Così – aveva detto -apriremo il sabato dalle 6 alle 9». Il riferimento è alla gestione del giardino pubblico di via Magenta che il Comune ha affidato in convenzione all’associazione Avsa, che cura, apre e chiude l’area e il giardino botanico che ha creato, e alla Boskov, che organizza il cineforum serale Dopolavoro Magenta, incontri culturali e aperitivi musicali, laboratori per bambini e spettacoli.
«Il sindaco Mario Faccioli – accusa Gianni Martari, consigliere di minoranza, ma anche componente della Boskov – è ricaduto nella sua deprecabile consuetudine di irridere le associazioni di volontariato e i cittadini attivi di Villafranca. Numerose volte la minoranza di Centrosinistra ha richiamato l’Amministrazione a costruire sistemi di comunicazione efficaci nei confronti della cittadinanza, a mettere in piedi progetti di natura educativa che consentano di trasferire ai cittadini l’importanza della cura e della manutenzione degli spazi pubblici.
La risposta dell’amministrazione Faccioli è stata quella della chiusura (colpirne tanti per educarne uno) e dello sfottò. È ora di finirla! Il Giardino Magenta tanto irriso dal primo cittadino è esattamente un progetto educativo di cittadinanza che coinvolge la comunità e insegna a bambini ed adulti il rispetto e la bellezza del vivere gli spazi pubblici. Migliaia di visitatori ogni anno varcano le soglie di un giardino botanico cittadino per godersi la natura o per eventi culturali. Le associazioni che in sintonia curano e organizzano le attività di questo spazio pubblico offrono il loro volontariato a titolo gratuito senza nessun tipo di contributo da parte del Comune».
Sarcastica anche la conclusione di Martari: «Il sindaco ha bisogno come il pane di spazi in cui educare i cittadini ma forse è troppo impegnato a tagliare l’erba per accorgersene».