«Eravamo in sofferenza sull’impiantistica sportiva e sulle scuole. Quindi il primo obiettivo dal nostro insediamento nel 2009 è stato quello di adeguare le infrastrutture scolastiche alla potenzialità residenziale». Lo dice con soddisfazione il sindaco Tomas Piccinini dopo aver tagliato il nastro della scuola primaria ampliata e ristrutturata. Intervento che segue quello della realizzazione, in due mandati, di un plesso nuovo della Scuola d’Infanzia.
Era indispensabile sostenere la crescita demografica. Con la variante del 2003, infatti, si è passati da 4400 abitanti a una potenzialità di 10 mila. Ora Mozzecane è a quota 8mila.
«I nostri sforzi nella programmazione sono stati indirizzati soprattutto verso le scuole, e quanto avevamo promesso nel nostro programma elettorale siamo riusciti a mantenerlo. Una politica di sostegno alle famiglie. Tra le due opere sono stati investiti circa 5 milioni di euro trovando molti contributi. E questa sarà la linea operativa anche per il futuro».
Il sindaco ha tributato un commosso grazie, con la consegna di una targa ricordo, alla storica bidella Zeffira Ottoboni, da tutti conosciuta come Pia.
Con la sistemazione della scuola e della piazza e la futura riqualificazione del giardino del Serraglio verrà sistemato tutto un comparto cittadino.
Tanta gente e tante autorità all’inaugurazione, come il senatore Stefano Bertacco, la deputata Alessia Rotta, il consigliere regionale Alessandro Montagnoli, il presidente della Provincia Antonio Pastorello e la rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale Anna Lisa Tiberio.
Ma le sfide non sono finite. «Nei prossimi due anni che ci separano alla fine del mandato – spiega il vicesindaco Mauro Martelli – lavoreremo per programmare la realizzazione delle nuove Medie da costruirsi nell’area di proprietà del Comune vicino alla materna per scongiurare definitivamente il rischio delle famiglie di dover garantire il diritto allo studio dei propri ragazzi con il pendolarismo negli altri comuni».
Sulla stessa linea anche l’assessore Graziano Zerminiani: «Medie? Non mettiamo limiti alla provvidenza visto che quando abbiamo iniziato questo percorso non si pensava che si potesse realizzare così tanto. Un grazie al personale che ha lavorato un anno con un cantiere attivo ed ha dato continuità didattica pur nelle difficoltà».
Soddisfatta Elisabetta Foletto (coordinatrice scuola primaria): «Sono arrivata 20 anni fa in questa scuola e mi sono innamorata. La buona scuola è insegnanti preparati, studenti desiderosi di imparare, genitori che seguono, ma sono importanti anche le strutture. Faremo in modo che le aule diventino ancora più accoglienti».

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