Tanti gruppi di volontariato riuniti sotto un’unica sigla. Nella sala consiliare del Municipio di Valeggio sul Mincio è stata presentata l’associazione Unione Veronese Soccorso Onlus (Uni.ver.so.). E’ stata illustrata la sua rinnovata dimensione operativa di Organizzazione di Volontariato di secondo livello agli amministratori dei diversi Comuni interessati dalle attività del gruppo.
E’ un aggregato di molte associazioni (“A.P.A. S.O.S. Volontari Valeggio”, “Opera Assistenziale Stefano Toffoli ONLUS” di Valeggio sul Mincio, “S.O.S. Servizio Operativo Sanitario” di Sona, “Polo Emergency” di Villafranca, “AVSS Croce Blu” di S. Martino B.A. e “A.L.S. Soccorso” di Colognola ai Colli) il cui scopo è quello di gestire, con il coordinamento della Centrale Operativa Provinciale di Verona Emergenza, interventi di primo soccorso sanitario in ambito extraospedaliero, servizi di trasporto ammalati, servizi socio-assistenziali e servizi di protezione civile che riguardano direttamente anche tutti i rispettivi territori comunali e quelli immediatamente confinanti. Un incontro fondamentale anche in vista delle imminenti scadenze delle convenzioni stipulate tra le associazioni con l’ULSS n. 9 Scaligera.
Per noi – sottolinea il sindaco Angelo tosoni – è stato un onore ospitare la presentazione della nuova associazione. E’ un’ importante realtà che raggruppa storiche associazioni di volontariato presenti nei comuni del territorio».
Uni.Ver.So., nata nel 2013, attraverso la propria rete territoriale operativa, integra e coordina attività di primo soccorso sanitario in ambito extraospedaliero, attività di protezione civile ed attività socio-assistenziali con il coinvolgimento di circa 750 soci-volontari e la dotazione di 30 mezzi dedicati (nel 2016 hanno effettuato un totale di 10.150 servizi).
«Per effetto delle importanti evoluzioni a cui stiamo assistendo – dice Cesare Menini, presidente di Uni.ver.so. – in ambito normativo in particolare, ci troviamo oggi coinvolti in una delicata fase di passaggio. Per non vederci ridimensionati e, quindi, per non perdere la nostra consolidata e riconosciuta identità operativa territoriale, come tanti altri enti del terzo settore siamo chiamati a giocare un’importante partita con un’inarrestabile progressione di cambiamento. Per quanto ci riguarda, questo cambiamento non può essere adeguatamente affrontato senza il sostegno di tutte le amministrazioni locali di nostro riferimento. La possibilità di poter contare sul coinvolgimento di tanti primi cittadini rappresenta quindi per la nostra associazione una vera opportunità e motivo di grande compiacimento»