Il Partito Democratico lancia due candidati amministratori locali alle prossime elezioni: Isabella Roveroni di Villafranca alla Camera e Maurizio Facincani di Povegliano al Senato. La presentazione questa mattina alla presenza degli altri candidati Pd Gian Pietro Dal Moro, Vincenzo D’Arienzo, Alessia Rotta e Diego Zardini. «Siamo qui per una nuova esperienza politica a sostegno dei nostri due candidati espressione del territorio – ha sottolineato il consigliere comunale Paolo Martari – . L’idea è di mettere a sistema quello che è stato fatto in cinque anni. Roveroni perché Villafranca ha l’esigenza di tornare a contare a livello regionale e Nazionale e merita dei palcoscenici diversi. Se è vero che il Centrodestra qui rappresenta la maggioranza, non ha mai avuto la forza di avere un proprio candidato villafranchese che potesse promuovere il territorio a Roma ma ha sempre subito scelte fatte altrove. Il Pd ha voluto questa proposta. A dispetto di chi avrebbe la forza e ancora si affida a convenienze ed equilibri ma perde un’occasione per Villafranca. Chi ha una sensibilità diversa ma crede che Villafranca meriti un suo rappresentante deve appoggiare Roveroni».
Maurizio Facincani si è presentato con l’entusiasmo di un ventenne: «Il mondo cambia e le problematiche non possono essere affrontate a livello di uno stato singolo. C’è necessità in più Europa, perché i problemi si governano guardando a un orizzonte ampio. Appoggio proposta di associazioni sui migranti che riguardano una nuova politica nei loro confronti con più integrazione ma anche più rispetto per i luoghi che li accolgono. Battaglia invece contro chi sfrutta queste problematiche. Bisogna favorire il dialogo tra amministrazioni per trovare soluzioni condivise. Con l’esperienza vissuta sul campo ho potuto vedere i problemi delle persone e delle aziende. Il percorso iniziato dal Pd va continuato. Un paese cresce se ha una visione lunga dei fenomeni. Gli slogan sono per risposte immediate a sensazioni ma aggraveranno i problemi. Bisogna creare lavoro e non dare illusioni. Guardando le proposte, l’unico che ne avanza di concrete è il Pd. E la gente deve tornare a votare».
Ed ecco Isabella Roveroni che subito ha mostrato il suo spirito da lottatrice temprato nei testa a testa col sindaco Faccioli: «Dire che in consiglio comunale combattiamo una battaglia è un eufemismo. Bisogna tornare a una politica di civiltà, ma ho dimostrato di sapermi difendere ed essere pugnace e combattiva. Voglio trasmettere questo messaggio ai giovani: dovete occuparvi della cosa pubblica altrimenti lo fa qualcun altro per voi e magari non bene. Il Centrodestra non si è occupato bene di questo territorio. Villafranca dovrebbe avere un ruolo di traino del comprensorio per affrontare le questioni fondamentali come ospedale e Grezzanella, solo per citarne due. Dopo aver sostenuto per anni il polo a due gambe, che non funzionava, ora hanno cambiato ma intanto sono passati 15 anni a scapito dei cittadini. Se Villafranca avesse una voce forte e fosse capace di creare relazioni che fossero ponti per risolvere i problemi, non saremmo ridotti così. Basta essere feudo di capi bastoni che vengono qui a mietere voti. Tante cose che si dovevano fare non sono state fatte. Come il secondo stralcio della Grezzanella. La mia candidatura è un investimento per il territorio che deve far sentire la sua voce e mostrare le sue potenzialità. Come Pd non siamo stati capaci di raccontare bene quanto è stato fatto. Onorata di essere a fianco di Maurizio e di parlamentari che hanno portato risultati concreti sul territorio. Il polo scolastico di Dossobuono è stato finanziato con fondi del governo centrale, così come l’ossario di Custoza, villa Balladoro. C’è una squadra di amministratori competenti che mi sosterrà. Se sarò eletta sarò la parlamentare di un territorio per portare avanti le istanze e le necessità di tutti».