Il 23 marzo del 2003 una mano rimasta sconosciuta appiccava il fuoco all’ospedale Magalini. Da allora 15 anni di promesse non mantenute. Ora, forse, siamo al capolinea.
Le schede regionali riconoscono al Magalini la funzione di ospedale per acuti e di ospedale primario del sud ovest veronese con Bussolengo riclassificato come riabilitativo. Tra due settimane entreranno formalmente in vigore dopodiché l’Ulss 9 dovrà provvedere al trasloco dei reparti. E aspettiamo anche il piano parcheggi e viabilità ancora inattuato. A 15 anni dall’incendio, propagatosi alle 7.30 da una scatola di bende e garze nella sala gessi, forse sarà la volta buona. L’inaugurazione ufficiale arriverà probabilmente dopo le elezioni amministrative, ma questo poco interessa. L’importante è, come ha lasciato capire l’assessore regionale Luca Coletto, che nel frattempo l’ospedale venga reso operativo. Perché possono bastare quindici anni di beghe politiche, promesse disattese, illusioni e colpi bassi che poi si sono riversati a danno della comunità.