Anche Villafranca ricorda Giorgio Gioco, scomparso all’età di 94 anni. La vita «Mitico chef della ristorazione internazionale, poeta, umanista, custode delle autentiche tradizioni veronesi, pura espressione della civiltà della tavola, ha donato a Villafranca consigli, saggezza e amore, sentimenti che ricambiamo, riconoscenti, con tanto affetto». Questa l’attestazione che compariva nella pergamena che era stata conferita questa estate a Giorgio Gioco in occasione delle premiazioni dell’ambito premio “Castellano di Villafranca” 2018, una scultura realizzata dal maestro Alberto Zucchetta dove predomina il castello della città di Villafranca sostenuto da posate scintillanti simbolo del desco e del focolare. Un riconoscimento che da tre anni viene portato avanti dalla Confraternita della Pizza del Castellano, teso a valorizzare il senso del buon gusto della tavola, in un contesto culturale dove si fondono tradizioni e leggende popolari. Tutti aspetti che Gioco ha sempre sostenuto e divulgato. Gioco aveva dato vita nel 1968 al premio 12 Apostoli assieme a Enzo Biagi, Indro Montanelli, Giulio Nascimbeni e a un personaggio illustre villafranchese: Cesare Marchi. Quest’ultimo aveva vinto il premio nel 1986 con il libro Impariamo l’Italiano. Un esempio di come la cultura diventi tradizione e valorizzazione degli aspetti positivi della vita.