Domenica 1 settembre Villafranca ospiterà la Giornata del Cavaliere organizzata dell’Aioc. (Associazione Insigniti Onorificenze Cavalleresche) in collaborazione col Comune. «Nell’anno in cui il nostro comune è al centro dell’attenzione per il 160° della Pace di Villafranca – commenta l’assessore Claudia Barbera – ospitiamo per la prima volta questa associazione che ha sede a Verona ma che rappresenta tutta Italia. Durante la giornata consegneremo all’Auditorium dei diplomi di benemerenze a chi si è particolarmente contraddistinto soprattutto in ambito culturale e del volontariato, agendo come spesso accade nell’ombra senza avere gli onori della cronaca».
Tra i villafranchesi insigniti ci sono il cavaliere Mario Zocca, che ha fatto da tramite, e soprattutto il cardinale Mario Zenari (nella foto) che il presidente della Repubblica Mattarella ha fatto diventare commendatore su proposta dell’associazione per il suo alto ruolo che sta svolgendo da anni nella martoriata Siria. Per questo, del resto, Papa Francesco lo aveva nominato Cardinale regalando una grande gioia a tutta la comunità di Rosegaferro dove torna durante l’anno per ricaricarsi dai suoi famigliari che l’hanno sempre sostenuto. Celebrerà la Santa Messa in Duomo, dopo la deposizione della corona ai caduti.
«L’Associazione è stata costituita 40 anni fa per iniziativa di Alessandro Canestrari cavaliere di gran croce – ricorda Sergio Bazzerla, presidente nazionale – . Abbiamo deciso di fare queste giornate del cavaliere itineranti per far conoscere alla popolazione le onorificenze che due volte all’anno il presidente della repubblica consegna». Il segretario Bruno Burato evidenzia che il Cavalierato non si ottiene più se non hai un curriculum attivo nel mondo del volontariato e sociale. «Sono stati ridotti a 3600 – dice -. In questa giornata consegneremo un diploma ai donatori di sangue di Avis e Fidas perché salvano la vita». Giuseppe Lorenzini, infine, sottolinea il messaggio che si vuole lanciare con queste giornate: «Riuniamo persone che hanno avuto questa onorificenza e desideriamo che diventino un esempio per gli altri, dandosi da fare per il bene della società in cui vivono».