Non c’è solo l’orso del polo ma anche i prodotti nostrani che stanno sparendo. L’allarme è stato lanciato a Fieragricola, organizzata da VeronaFiere, dal presidente nazionale Prandini durante la grande manifestazione indetta da Coldiretti riguardante il problema della cimice asiatica e dei danni che procura alle colture.
«A fronte di 80 milioni di contributi alle aziende per i danni provocati dalla cimice asiatica – accusa – i danni reali sfiorano il miliardo. Se vogliamo che le nostre colture continuino ad essere presenti bisogna intervenire subito in attesa che venga dato via libera dal Ministero all’utilizzo dell’insetto antagonista».
E contro il Governo si era scagliato anche l’assessore regionale Pan: «Basta con annunci e promesse sulla cimice asiatica fatti solo in vista delle elezioni regionali di domenica. I produttori e le regioni del Nord attendono fatti concreti, non prese in giro e spot elettorali. Il via libera del ministero dell’ambiente all’introduzione della vespa samurai come specie antagonista non c’è ancora. I ministri competenti portino a Fieragricola a Verona i provvedimenti autorizzativi se è vero».
Per poter introdurre la vespa parassitoide, infatti, manca ancora il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente. Inoltre, se la dotazione del fondo nazionale per gli interventi di indennizzo agli agricoltori non verrà potenziata, estendere il numero dei beneficiari ridurrà di molto la sua efficacia. E, in effetti, il ministro per le politiche agricole Teresa Bellanova non ha portato alcuna novità definitiva a Verona.
«Le aziende agricole della pianura padana, in particolare quelle ortofrutticole, hanno bisogno di risposte tempestive ed efficaci – rimarca l’assessore veneto – e non possono più attendere. Di fronte a danni quantificati nell’ordine di 100 mln di euro nel solo Veneto e di quasi il doppio in Emilia Romagna, il governo ha messo in campo appena 80 milioni per tutto il territorio nazionale, distribuiti nell’arco di un triennio. Una risposta che già lasciava molto amaro in bocca ai produttori agricoli, tanto da indurli a scendere in piazza oggi a Verona e il 30 gennaio a Ferrara. E che ora, dopo l’annuncio di estendere il fondo anche al Piemonte, rischia di alimentare ancor più delusione e rabbia».
Ma nel balletto della politica, dagli esponenti Pd veneti Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis è arrivato un atto d’accusa alla Regione dopo aver partecipato a Verona all’inaugurazione di Fieragricola: «I quattro milioni e mezzo previsti dalla Giunta per il prossimo triennio non bastano, in sede di bilancio ne avevamo chiesti cinque l’anno. Le risorse dell’Unione Europea sono fondamentali, così come l’impegno del Governo ma la Regione non può limitarsi a dire ‘vogliamo, vogliamo, vogliamo’».
E intanto le piantagioni vanno a pallino. Molti agricoltori anche nel Villafranchese sono in crisi e in assenza di interventi efficaci del Governo procederanno ad espiantare le piante.