Il Consiglio comunale ha dato via libera all’unanimità ai nuovi regolamenti di utilizzo del Castello, Palazzo del Trattato, sala Ferrarini e Auditorium. Un momento importante perché questi provvedimenti erano attesi da tempo. La loro apertura, infatti, vorrà dire sviluppo culturale, turistico e sociale.
«Dopo qualche anno di sperimentazione in cui le modalità di utilizzo venivano stabilite da apposite delibere di giunta, si è deciso di adottare un regolamento organico per tutti i beni culturali – spiega l’assessore Claudia Barbera – perché si tratta, in primo luogo, di beni che sono utilizzati direttamente dal Comune, ma anche e soprattutto da soggetti terzi».
Proprio su questo aspetto si è soffermata, dall’opposizione, Isabella Roveroni del Centrosinistra chiedendo che fosse specificata anche l’apertura a manifestazioni e incontri politici. «Già è fattibile – ha risposto il dirigente Botta – in quanto sarebbe impossibile nominare tutte le tipologie ma si preferisce elencare quelle vietate».
Affidamenti e modalità di gestione dei servizi accessori, così come le tariffe, saranno ancora di competenza della giunta ma permarrà la possibilità di concedere gli spazi a titolo gratuito per eventi a ingresso libero e di particolare interesse pubblico e le agevolazioni sia per i soggetti che co-organizzeranno gli eventi con l’ente comunale, sia per Ulss scuole, associazioni, enti e organismi di interesse comunale e sociale.
Per quanto attiene, invece, il Museo del Risorgimento, si è deciso di regolamentarlo con un provvedimento specifico, in quanto si tratta di un’istituzione permanente, senza scopo di lucro e non concedibile a terzi.
«Sottolineo in particolar modo l’inserimento della figura del Direttore/Conservatore del Museo – conclude Barbera – per evidenziare il duplice fine di valorizzare questa importante realtà storica, anche attraverso l’inserimento della nostra istituzione nel cosiddetto Museo Diffuso con le altre realtà storiche del territorio lombardo-veneto, e di favorire la promozione del turismo storico attraverso l’apertura continuativa del Museo stesso e degli altri monumenti del territorio».