E’ come la Grezzanella. Della metropolitana di superficie che dovrebbe collegare Verona a Mantova passando per il Catullo si parla da decenni. Era stato presentato anche un progetto con tanto di casello al Catullo (nella foto) quando si ipotizzava anche un casello autostradale. Ma non si fece più nulla. Ogni tanto torna a bomba e si riprende a sperare.
Dell’intervento ha parlato la vicepresidente regionale Elisa De Berti che sta valutando con Rete Ferroviaria Italiana lo sviluppo dell’infrastruttura anche con un prolungamento verso Peschiera del Garda e con una nuova bretellina verso Lazise.
«Abbiamo sempre appoggiato questa soluzione ma sinceramente non mi faccio illusioni – commenta il sindaco Roberto Dall’Oca -. Realisticamente, infatti, ricordo che se Rfi dovesse fare questo investimento si superano i 30 milioni e hanno sempre detto che è troppo alto rispetto al beneficio. Ma questo vuol dire guardare solo di soldi. Anche fosse ogni mezzora il passaggio del treno e non ogni 10’ come sarebbe il metrò, vorrebbe dire che potresti lasciare la macchina in garage e per tutta l’area sarebbe un grosso beneficio in termini di smog. E poi ci sono anche benefici culturali visto che colleghi Mantova a Verona, colleghi l’aeroporto, le università, con Villafranca a metà strada. Oltre, naturalmente, al fratto importantissimo che la comunità di Dossobuono non sarebbe più divisa in due dai binari come adesso. Potrebbe rientrare nei fondi per la Tav. Quello che mi fa sperare è che a livello nazionale ci saranno i fondi europei da investire in una mobilità meno inquinante».