Diversi e importanti lavori di riqualificazione del territorio sono stati portati avanti negli ultimi mesi a Valeggio. Alla base c’è l’idea dell’Amministrazione comunale di non sprecare, anzi di riutilizzare. «Il territorio merita di essere curato, la storia che passa anche attraverso un oggetto abbandonato nei magazzini del Comune va tramandata alle nuove generazioni – afferma il sindaco Alessandro Gardoni -. Dalla riqualificazione di via Goito con pavimentazione di pregio, ai vasi della fontana di piazza Garibaldi, fino al pozzo di piazza».
Via Goito – Ieri l’Amministrazione comunale ha simbolicamente inaugurato, con un semplice taglio di nastro tricolore, nel rispetto delle normative anti-Covid, la “nuova” via Goito. Ora è pronta ad accogliere i valeggiani e, si spera a breve, i turisti. La nuova immagine di via Goito apre il sipario a uno stile diverso per l’arredo urbano di Valeggio sul Mincio, che presenta il nome della strada su una targa in cortèn. «La scelta è stata di discontinuità rispetto al passato, per cercare di ridurre al minimo i futuri interventi di manutenzione – sottolinea il sindaco -. Abbiamo recuperato una parte della nostra storia. I vasi della vasca de le scole, come veniva chiamata la fontana di Piazza Garibaldi davanti alle scuole Elementari, sono stati posizionati sulle colonne che si affacciano su piazza della Repubblica e simbolicamente “aprono” la via a chi entra nel centro storico evocando tanti ricordi».
Il pozzo – Un altro intervento di recupero molto importante per i valeggiani ha interessato El pos de piasa che si trova in piazza Carlo Alberto, nel cuore del paese, e può essere considerato come il “luogo della valeggianità” per eccellenza. Il pozzo risale alla prima metà del XVIII secolo e fu probabilmente realizzato nello stesso arco temporale del Municipio e del selciato della piazza. «Anche nel pubblico si può fare economia, anzi dovrebbe essere una delle “buone” pratiche di chi amministra la cosa pubblica» conclude Gardoni.