Si prepara la riapertura al 100% in presenza delle scuole. Ma i buoni propositi e le invocazioni da più parti dovranno scontrarsi con la realtà. Il problema grosso è quello dei trasporti. «Se si mantiene il riempimento dei mezzi al 50% ma si raddoppiano gli studenti – lamenta il governatore Luca Zaia – vuol dire che bisogna raddoppiare i bus. Nel Veneto servirebbero mille mezzi in più. Al d là dei costi che non prendo in considerazione in questo momento, non ci sono proprio i veicoli da reperire. E naturalmente con gli autisti».
Trasporto come una Spada di Damocle sugli istituti.
«Effettivamente siamo preoccupati per il problema dei trasporti – sottolinea il dirigente scolastico del Liceo Medi Marco Squarzoni -. Quando abbiamo cominciato al 100% abbiamo visto cos’è successo. Per quanto riguarda gli spazi, abbiamo ancora le tensostrutture e utilizziamo tutti gli spazi possibili immaginabili. Se rientrano gli studenti al 100%, tutto viene dedicato alle lezioni, compresa la biblioteca, laboratori, aula magna. Ci eravamo organizzati all’inizio dell’anno e quindi siamo pronti. Ci sarà una rotazione delle classi nelle tensostrutture ma solo per opportunità didattica, visto che per esempio non si può usare la lim. Speriamo che non ci dicano le cose sabato o domenica. Abbiamo pronto il piano anche per un ingresso al 75%. Il problema grosso sarebbe se ci chiedessero di differenziare gli orari di entrate e uscita come è successo in città. Allora bisognerebbe riorganizzare totalmente la programmazione delle lezioni. E non si fa dalla sera alla mattina».