La Regione fa chiarezza sugli intervalli tra la prima e la seconda dose Pfizer e Moderna. In base agli aggiornamenti trasmessi dal Ministero sulla rimodulazione degli intervalli tra la prima e la seconda dose, la direttrice della Direzione sicurezza alimentare veterinaria Francesca Russo indica la strada ad Ulss, Istituti e a chi è coinvolto nelle campagne di vaccinazione sottolineando che è opportuno programmare le agende con un intervallo di 35 giorni tra 1ª e 2ª dose. «Tale programmazione – scrive – consente di avere circa 7 giorni a disposizione per la riprogrammazione in caso di situazioni particolari quali controindicazioni temporanee del vaccinando, criticità organizzative dello stesso o sopravvenuti problemi logistici non preventivatili legati alla disponibilità delle dosi. Tale indicazione è applicabile alle nuove vaccinazioni. Per gli appuntamenti già calendarizzati, detto margine di elasticità può essere applicato solo in caso di problemi significativi».
Per i soggetti trapiantati o affetti da patologia oncologica, rientranti nella categoria 1, è invece raccomandato di rispettare gli intervalli previsti in Rcp (21 giorni per Pfizer e 28 per Moderna) anche al fine di raggiungere il prima possibile la miglior efficacia.
Infatti nel frattempo la Struttura di supporto al Commissario Straordinario per l’emergenza ha reso noto che a causa di problematiche di trasporto da parte del fornitore, la consegna al Veneto di vaccino Moderna prevista inizialmente per il 15 maggio, poi spostata al 18 maggio, ha subito un ulteriore ritardo.
A causa di tale ritardo, alcuni appuntamenti per le vaccinazioni con Moderna nella settimana corrente saranno necessariamente riprogrammati.
Fortunatamente per l’ Ulss 9 Scaligera, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Istituto Oncologico Veneto nessuna variazione è prevista sul programma.