Ci sono le due Oasi in Provincia di Verona che si potranno visitare domani, domenica 6 giugno, in occasione della Giornata Nazionale delle Oasi WWF. Si tratta dell’Oasi della Bòra a Povegliano e l’Oasi Palude del Busatello. Sono aree protette che costituiscono uno dei nostri principali progetti di conservazione, poiché contribuiscono a tutelare luoghi, flora e fauna e favoriscono e stimolano la conoscenza e lo studio di ecosistemi, specie e conservazione della biodiversità.
• L’Oasi della Bòra a Povegliano con visite guidate ogni ora a partire dalle 9.30 fino alle 12.30 e al pomeriggio con inizio dalle 14.30 fino alle 17.30.
E’ un esempio di come era l’ambiente di pianura prima che l’uomo lo trasformasse. Essa è stata realizzata da volontari WWF a partire dal 1992 su un terreno marginale mettendo a dimora oltre una quarantina di specie arboree.
L’Oasi ospita alberi tipici dell’antica foresta che ricopriva la pianura veronese, come il bagolaro, il carpino, l’acero, il frassino, l’ontano e l’olmo. Anche la fauna è molto ricca e si annoverano il martin pescatore, la gallinella d’acqua, il codibugnolo, la cinciarella. È facile sentire il canto dell’usignolo di fiume, della capinera, del fringuello e di altri piccoli uccelli. Da alcuni anni nidificano il picchio rosso maggiore e il rigogolo. Sono inoltre sempre più frequenti le presenze di rapaci diurni e notturni, come la civetta, il gheppio e lo sparviere, e non mancano i casi di nidificazioni terminate con successo.
Da pochi anni è stato realizzato anche un piccolo stagno per favorire la riproduzione di anfibi e insetti.
• L’Oasi Palude del Busatello con 2 visite al mattino alle ore 10.00 (giro lungo) e 11.00 (giro breve) e 2 nel pomeriggio alle ore 14.30 e 16.00. Chi arriva al mattino può sostare per un pranzo al sacco.
E’ un lembo di terra e acqua sopravvissuto alle varie bonifiche che hanno interessato nel corso dei secoli le aree umide comprese tra i fiumi Adige e Po. La parte veronese si estende su un territorio di circa 46 ettari nel Comune di Gazzo Veronese.
A causa della bonifica dei terreni circostanti e del conseguente compattamento del terreno, la palude si presenta pensile rispetto al piano della campagna circostante. L’acqua, prelevata dalle canalizzazioni dei fondi agricoli limitrofi, vi arriva pompata da un’idrovora.
La palude è caratterizzata da una grande distesa di cannuccia palustre e di carici. Nel cuore della palude, lungo le rive del fiume Busatello, si è conservata una ricca vegetazione con specie rare per le quali l’Oasi rappresenta una delle ultime stazioni italiane.
Tra le specie animali che sono presenti tutto l’anno meritano di essere ricordati l’airone cenerino, la garzetta, il martin pescatore, l’usignolo di fiume, la poiana, i picchi e altri ancora. Alcune specie come il falco di palude, il porciglione e il migliarino di palude trovano nella palude un ambiente unico in cui nidificare.
Altre importanti specie che, in primavera, arrivano al Busatello per riprodursi, sono l’airone rosso, la salciaiola, il tarabusino, il cannareccione, la cannaiola e la cannaiola verdognola.
Durante le migrazioni, la palude diventa una importante area di sosta per molti uccelli, tra cui il pettazzurro e il forapaglie, che è uno degli uccelli europei ad altro rischio di estinzione.