La Provincia si appresta ad approvare il bilancio in un clima da crepuscolo visti i provvedimenti del Governo. «Questo bilancio è simile ai precedenti – commenta il capogruppo Udc Nicola Terilli – e si può sintetizzare così: 1) il patto di stabilità viene rispettato 2) l’indebitamento viene ridotto 3) le opere pubbliche vengono azzerate; sono garantite solo le manutenzioni di strade e scuole. I soldi incassa ci sono ma le diaboliche alchimie del patto di stabilità impediscono di utilizzarli. In questo scenario da grande depressione, con la riduzione costante dei trasferimenti dalla regione che stanno mettendo in difficoltà i servizi del trasporto pubblico locale, ridotto ai minimi termini la formazione professionale, paralizzato il programma delle opere pubbliche che lascia al palo la realizzazione di strade importanti per il tessuto socio economico, alla nostra provincia non rimane altro che attendere il distacco della spina».
Terilli ha presentato 10 emendamenti tra cui quattro molto interessanti per il Villafranchese: ribadire la necessità di alienare lo scalo di Montichiari, un aeroporto mai decollo nonostante i copiosi investimenti fatti; la realizzazione della circonvallazione di Quaderni nel comune di Villafranca di Verona, già indicata nell’elenco delle opere prioritarie inseribili ma, di fatto, ferma al palo per la mancanza di fondi; ribadire l’importanza della realizzazione della nuova bretella di collegamento tra la S.R 62 “della Cisa Nord” di Povegliano, 2 stralcio della regionale alla strada di Dosdegà, nel comune di Villafranca di Verona; opera in attesa di finanziamento attraverso il ribasso d’asta del 2 stralcio della Grezzanella ma, vista la situazione economica, ancora nel libro dei sogni; affermare l’interesse per la realizzazione di campus scolastici, in quanto permettono di concentrare in un’unica area geografica diverse tipologie di istituti, settori e indirizzi diversificati; in grado di garantire una razionalizzazione dell’offerta scolastica, economie di spesa e flessibilità nella gestione.
Nei due ordini del giorno, invece, chiede all’amministrazione provinciale maggiore attenzione alle necessità delle famiglie numerose e che la provincia si faccia carico di coordinare i sindaci del territorio sull’introduzione del “Quoziente Parma”, un sistema per rimodulare le tariffe di accesso ai servizi degli enti locali non più soltanto in base all’Isee, ma a seconda del numero di figli a carico della famiglia, della presenza di anziani, disabili o di minori in affido, presenza di uno o entrambi i genitori e situazione occupazionale. Proposte concrete che, se condivise dal consiglio provinciale, potrebbero essere lasciate in eredità a chi , tra regione e comune, prenderà le deleghe e le competenze che una volta erano della provincia.