Pietro Guadagnini, 44 anni, laureato e libero professionista, si candida alla guida di Povegliano in vista delle elezioni comunali in programma il 3 e 4 ottobre con la civica ‘’Tradizione e futuro’’ sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia, Lista di centro per Povegliano e La svolta. Oggi la conferenza stampa di presentazione. Da 5 anni è in amministrazione come Assessore allo Sport, alla Cultura e alla Famiglia e si è occupato anche di eventi e associazioni. Negli ultimi due anni ha ricoperto anche il ruolo di vicesindaco. «Se doveva essere un rodaggio – sottolinea – credo che anni peggiori non potevo incontrare.
Purtroppo, fra risanamento di un bilancio disastrato e Covid abbiamo perso tre anni e mezzo di operatività amministrativa, prendendo decisioni non certo facili. Noi abbiamo dato il buon esempio con il taglio immediato alle nostre indennità del 20%. Questo ha permesso al Comune un risparmio di 75 mila euro circa, soldi utilizzati per la Biblioteca. Abbiamo opere pubbliche in cantiere per 2 milioni di euro. Questi anni sono comunque serviti per avere una conoscenza molto approfondita della macchina amministrativa. Un elemento fondamentale per le amministrazioni del giorno d’oggi. E ad avere ottimi rapporti con le altre istituzioni. Non a caso, grazie ai collegamenti importanti creati con gli enti superiori sono arrivati a Povegliano contributi a fondo perduto per circa 2 milioni. Ho avuto modo di collaborare fattivamente con la Protezione Civile, anche nel periodo più duro del Covid. A questo proposito, durante la pandemia siamo riusciti a intervenire in maniera chirurgica in aiuto di tutti, mettendo sul piatto circa 200 mila euro di sostegni a famiglie, imprese e attività commerciali».
Nonostante queste difficoltà, dunque, Guadagnini non ha mai lontanamente pensato di gettare la spugna e, anzi, spera di poter finalmente operare a tutto campo per Povegliano. Lo slogan sarà ‘’Voi. Noi. Povegliano!’’. «Slogan e simbolo richiamano un’indispensabile simbiosi tra cittadino, amministrazione e territorio. La mia storia politica è sempre stata legata alla gente e alla comunità. Del resto vivo Povegliano da sempre e tutti i giorni e credo che la mia disponibilità sia sempre stata sotto gli occhi di tutti. Quando ho annunciato la mia candidatura sono stato letteralmente travolto dall’affetto della gente. Mi ha colpito aver ricevuto sostegno da tutte le amministrazioni confinanti, con cui dobbiamo fare squadra. Un esempio lampante è la ciclabile del Tartaro che comprenderà nel progetto anche la ex base militare. E’ stato già assegnato l’incarico al tecnico e sfrutterà i fondi di Pnrr. La prima cosa da fare sarà portare a termine le opere pubbliche in itinere (palestra, tensostruttura al calcio e ponte quadruplo) e iniziare l’analisi energetica di tutti i fabbricati comunali per risparmiare e combattere l’inquinamento e proseguire nel piano delle manutenzioni. Grazie allo strumento urbanistico approvato dall’Amministrazione uscente, nei prossimi anni potranno entrare nelle casse comunali 1.500.000€ vincolati ad investimenti, soldi che potranno servire tra l’altro a creare spazi innovativi per giovani e anziani, a investire nella tutela ambientale, a completare l’arredo urbano, a sostegno dello sport come veicolo di socializzazione per i ragazzi».
La campagna elettorale è già partita e l’amministrazione uscente è stata accusata di aver abbandonato il paese. «Fa parte del gioco. Anche noi ci lamentavamo prima delle erbe sui marciapiede. Ma quanto meno ora l’incarico per la manutenzione delle aree verdi ha un importo doppio rispetto a prima, da 42 a 85 mila euro. Ricordiamo che siamo uscenti da un periodo di restrizioni. Quindi sono il primo a dire che c’è tanto da lavorare. Facile fare proclami. Noi invece andremo a spiegare gli interventi del programma e soprattutto dove andremo a prendere i soldi».
Ultima precisazione sul mancato arrivo del contributo per Villa Balladoro. «Alessia Rotta, che non è certo della mia parte politica, ha dichiarato che il ritardo è dovuto a burocrazia romana e aggiornamento di vari vincoli con la Soprintendenza. Cosa che non mette assolutamente a rischio l’arrivo del contributo».