Anche il Comune di Villafranca di Verona è stato premiato per aver aderito per primo al progetto “L’albero della cultura” che vedrà la messa a dimora dell’albero della cultura in un luogo particolare della città. A ricevere il premio il sindaco Roberto Dall’Oca con l’assessore Anna Lisa Tiberio. Luogo centrale dell’evento è stato l’Orto Botanico di Roma.
Il progetto “L’Albero della Cultura” nasce nel 2020 da un’idea di Christian Deliso dell’Accademia mondiale della Poesia: la pandemia ha colpito in modo particolare il mondo culturale, per questo la scelta di piantare in ogni città un albero come simbolo della Cultura rappresenta un segno di speranza per chi pensa che la cultura vada coltivata, custodita e protetta come la natura che ci nutre e senza cui non potremmo vivere.
Il sindaco Roberto Dall’Oca ha ricordato tutte le attività messe in campo sul territorio a tutela dell’ambiente e per promuovere comportamenti corretti e responsabili, basati sulla conoscenza della natura che ci circonda, per promuovere una cultura ambientale in linea con i tempi. «Le nuove generazioni abbisognano di modelli esperenziali ed è compito delle istituzioni individuare e portare avanti tutte le iniziative necessarie. Per quanto riguarda l’albero della cultura abbiamo già individuato il posto dove piantarlo. Sarà nell’area della cittadella della cultura nel cuore di Villafranca, quindi o nel parco di palazzo Bottagisio o in piazza Villafranchetta di fronte alla Biblioteca».
Inoltre anche quest’anno i Carabinieri forestali hanno proposto numerosi laboratori di educazione ambientale nell’ambito del progetto nazionale “Un albero per il futuro”, che prevede la messa a dimora di 50mila alberi nelle scuole italiane, per formare un grande bosco diffuso visibile sul sito di riferimento.
L’assessore Anna Lisa Tiberio ricorda quanto sia importante il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni e quanto anche il Ministero dell’Istruzione stia facendo con il progetto RiGenerazione Scuola, dedicata alla transizione ecologica e culturale delle scuole per conseguire obiettivi importanti insieme a tutta la Comunità. «Percorsi importanti che valorizzino progettualità inserite nei Piani dell’Offerta formativa delle singole scuole».
Le azioni da intraprendere sono impegnative e ambiziose: diffondere velocemente un nuovo stile di vita, un nuovo modello di società che non prevede lo scarto né l’usa e getta, generare opportunità ed esperienze formative e per imparare a ragionare in termini di intero ciclo di vita, di processi rigenerativi, pensiero sistemico e di lungo termine, insegnare ai giovani ad abitare il mondo in modo nuovo nella consapevolezza che un mondo nuovo non c’è, comprendere e generare nuovi modelli di sviluppo per azzerare i conflitti tra le generazioni, mettere a sistema e rendere strutturali le diverse attività formative che già si attuano nelle scuole, valorizzare e rendere ripetibili le migliori esperienze e progettualità scolastiche, fornire strumenti didattici alle scuole sulla transizione ecologica, monitorare e implementare le attività di educazione civica, offrire strumenti di formazione per i docenti, dedicare risorse alle attività di educazione alla sostenibilità, creare legami educativi con partner riconosciuti.
Della delegazione faceva parte anche Francesco Bitto, portavoce ufficiale di ANAS, che ha evidenziato alcune delle attività proposte suggerire a cittadini e turisti il rispetto delle misure anticontagio, controllare che vengano rispettati l’ambiente e il verde, svolgere attività di protezione civile, assistenza nei parchi e lungo le piste ciclabili, segnalazione di eventuali anomalie alla Polizia locale e casi di degrado e abbandono irregolare di rifiuti.
Molto incisivo il messaggio della direttrice generale del WWF Italia Alessandra Prampolini: «La V edizione di Urban Nature, la Festa della Natura in città organizzata dal WWF, ruota attorno a tre principali filoni tematici:»Decementifichiamo le città», «Nutriamo la biodiversità» e «Rinverdiamo le nostre scuole’’».